Raid nazista nel quartiere Pigneto: assaltati tre negozi e pestato un migrante

Roma – Ancora la capitale riempie le cronache dei rigurgiti fascisti, il che prende una visuale ancor peggiore se si considera il quartiere colpito dal raid nazista di ieri pomeriggio: Pigneto, storicamente rosso e multietnico, simbolo dell’integrazione e della cultura underground, pieno di negozi gestiti da migranti, infoltito dal centro sociale Snia Viscosa e dalla sede storica dell’Anpi.

Alle 17:30 circa, una ventina di ragazzi con il volto coperto, aventi ognuno al collo un foulard con sopra disegnata una svastica, sotto la direzione di un uomo, hanno assaltato con assi di legno e bastoni tre negozi gestiti da migranti, distruggendo le vetrine e devastando gli interni. Il proprietario di uno degli esercizi colpiti dalla violenza nazista, bengalese e proprietario di un bar, ha avuto la peggio, venendo pestato e colpito a bastonate. Il post-fascista sindaco di Roma, Alemanno, ha solidarizzato con le vittime, sperando nel "corso della giustizia", così come han fatto gli altri pappagalli di palazzo: Zingaretti per la provincia e Marrazzo per la regione. Curioso notare come questi siano gli stessi personaggi che son stati capaci, soprattutto Alemanno e Zingaretti, nelle loro ultime campagne elettorali, di puntare tutto sull’insicurezza percepita e generalizzata, sulla criminalizzazione dell’immigrato.. oggi fanno gli agnelli. Su un piano diverso, ma simile, si gioca il ruolo dei media, che anche in questa occasione guadagnano un posto al sole: l’agenzia Ansa tocca il fondo non battendo nemmeno una volta la matrice (sicura) del raid, la parola "nazista" non è stata ritenuta opportuna. “Per capire cosa abbia spinto il gruppo di giovani a fare il raid – scrive l’Ansa –  gli investigatori della Digos e del commissariato di Porta Maggiore hanno ascoltato immigrati e italiani. La polizia sta vagliando se l’aggressione sia opera di un gruppo con connotati razzisti o se l’episodio abbia altri moventi.” La maggior parte degli giornali invece, dando la notizia, si dilunga in una spiegazione subdola del fatto, il quale potrebbe trovare la sua causa in un sedicente scippo subito da un italiano nelle scorse settimane.. viene da chiedersi se anche questi marchingegni non facciano parte della "necessaria opera di classificazione", secondo il grado di pericolosità/pregiudizio, della nazionalità di chi commette un reato..!?

Fonte: Infoaut, Ansa

 

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