ha deciso uno stop ai piani di vendita degli alloggi di edilizia
residenziale pubblica. Il dibattito si e’ concluso con l’approvazione a
maggioranza della relativa delibera, che ha visto passare anche un
emendamento (a firma del capogruppo del Pd Alberto Monaci ed altri),
che prevede sanzioni nei confronti dei comuni. Il Consiglio non ha
invece approvato un Odg presentato dai consiglieri del gruppo di Fi-Pdl
Paolo Marcheschi, Maurizio Dinelli e Alberto Magnolfi. Nelle
dichiarazioni di voto Andrea Agresti (An) e Marcella Amadio (An) hanno
annunciato il voto favorevole all’Odg e quello contrario all’atto.
”L’atto di sospensione di cinque mesi delle vendite delle case
popolari approvato oggi dal Consiglio regionale – ha detto l’assessore
regionale alla casa Eugenio Baronti – non e’ una scelta ideologica, ma
un atto di buon senso amministrativo, oltre ad un gesto di rispetto nei
confronti di quanto lo stesso Consiglio aveva deliberato gia’ nel 2006.
Nella delibera 38 del 2006, infatti, si era chiesto ai gestori delle
case popolari di fornire le rendicontazioni delle vendite, i relativi
reinvestimenti e le rimodulazioni dei piani di vendita, dati essenziali
per fare il quadro della situazione e stimare correttamente il
patrimonio immobiliare pubblico. Sono passati due anni e solo due degli
unidici gestori hanno risposto”.
”Con questa delibera il Consiglio dimostra di fare sul serio e da’
60 giorni di tempo alle aziende di gestione per fornire i dati
rischiesti – ha continuato Baronti – Chi non lo fara’ sara’ escluso dai
futuri finanziamenti regionali, una sanzione pesante ma giusta; tra 60
giorni, avendo i dati, saremo in grado di conoscere la situazione e
calibrare una politica adeguata”.
L’assessore, al termine del suo intervento, ha inoltre ricordato
che e’ in corso un’accelerazione dei tempi per la nuova legge regionale
sulla casa, che garantira’ maggiore qualita’ ed efficienza nel
servizio. ”Un tema importante, che coinvolge l’emergenza casa, le
necessita’ di migliaia di famiglie toscane. Un tema sul quale si sono
succeduti vari provvedimenti con gli assessori regionali Conti,
Salvadori e, oggi, Baronti; e audizioni con tutti i soggetti gestori
del patrimonio edilizio pubblico, i sindacati, le associazioni e i
comitati di cittadini”. E’ stato Erasmo D’Agelis, presidente della VI
Commissione, ad introdurre il dibattito sulla proposta di delibera
della Giunta che sospende per cinque mesi tutti i procedimenti in corso
relativi alla vendita degli immobili di edilizia residenziale pubblica
(fatti salvi quelli per i quali il prezzo di cessione sia gia’ stato
determinato e formalmente accettato).
Il provvedimento, approvato dalla commissione Ambiente a
maggioranza, demanda alla Giunta la ri-definizione delle modalita’
operative e procedurali ”per la rendicontazione dello stato di
attuazione dei piani di cessione ERP da parte delle Societa’ di
gestione”. In pratica, ha spiegato D’Angelis, si tratta di una
sospensione che serve per ”acquisire un quadro completo della
situazione, cosi’ da programmare con certezza le politiche regionali”.
Quel quadro, ha ricordato il consigliere, che doveva scaturire dagli
strumenti definiti dalla deliberazione del Consiglio regionale del
2006, con la quale ”si erano date disposizioni per il completamento
delle rendicontazioni ”.
”Un quadro complessivo della situazione e’ ad oggi ancora
insesistente”, perche’ ”i Comuni e le societa’ di gestione del
patrimonio ERP non hanno dato attuazione agli adempimenti previsti per
la rimodulazione dei piani di vendita e la rendicontazione dei
proventi”.
(Adnkronos)