anche a Pisa l’onda lunga della riorganizzazione interna a Fiamma tricolore,
uno dei partiti più dichiaratamente filofascisti, creato da Pino Rauti (fondatore di
Ordine nuovo e rinviato a giudizio per la strage di Piazza della Loggia proprio
il 15 maggio scorso, nonché suocero del neosindaco di Roma Alemanno), e
attualmente diretto da Luca
Romagnoli, italiota esaltatore del revisionismo storico su nazismo e
olocausto. A livello nazionale l’espulsione di Gianluca Iannone, (candidato
della Fiamma insieme alla Destra di Storace nelle ultime elezioni politiche,
cantante della band nazi-rock Zetazeroalfa – vedi appunto il film Nazirock – animatore della rete
casapound – le occupazioni di case di matrice fascista – e di quella ‘destra sociale’ che cerca di
farsi spazio scimmiottando le pratiche antagoniste di movimento), reo di aver
criticato la dirigenza del suo partito, ha dato la stura, in solidarietà alla
sua presa di posizione, a una fuoriuscita generalizzata dal partito.
Anche
la sede di Pisa, che per chi non lo sapesse è stata costituita alla chetichella
sulla strada principale di Riglione, lì dove poco tempo prima si trovava la
sede di Alleanza nazionale, ha subito i contraccolpi della vicenda, con lo
scioglimento della federazione, la
fuoriuscita dei militanti e la creazione, sulla scorta di altri degni compari
in Italia, di una ‘casapound-Pisa’. In tal senso si esprime un comunicato,
firmato con altri ex-tricoloristi da Gabriele Villar, responsabile di un non
meglio precisato Blocco studentesco pisano.
La
destra più becera e dichiaratamente filofascista, sulla scorta della vittoria
elettorale dei suoi omologhi in doppiopetto, sta rialzando la testa un po’ da
tutte le parti, come dimostrano, seguendo il filo dei mass-media, il recente omicidio
di Verona e l’aggressione
ai compagni dell’università La Sapienza di Roma. Purtroppo queste non sono
che le ultime di una lunga catena di infamie: basti ricordare, per rimanere nei
nostri paraggi, la triste catena di recenti pestaggi e stupri a Lucca, e le
almeno 262
aggressioni fasciste e 98 atti vandalici/danneggiamenti inneggianti al
nazifascismo dal 2005 al 2008
in Italia. È anche vero comunque che a Pisa, città dove
i nostalgici del duce hanno più volte cercato porre le loro basi, hanno sempre
incontrato la ferma opposizione di un territorio dalla lunga tradizione
antifascista; anche se recenti segnali (l’apertura di una sede di Forza nuova a
Pontedera, le recenti maldestre provocazioni
in città) impongono di tenere alta l’attenzione su quanto si sta muovendo.