“La città che partecipa”, molti i nodi da sciogliere.

Il Comitato contro il rigassificatore, vincitore alla luce della sentenza con la quale il TAR Toscana ha ritenuto illegittima l’autorizzazione al progetto relativo al terminale di rigassificazione off shore, ha accettato di partecipare al seguente dibattito:

"LA CITTà CHE PARTECIPA, I NODI DA SCIOGLIERE". L’iniziativa si terrà martedì 9 settembre a partire dalle 21:15 nell’ambito della Festa di Liberazione presso il Circolo ARCI di Putignano.

Il comitato invita tutti e tutte coloro che ritengano necessario lottare contro questo progetto inutile e pericoloso per il benessere collettivo, a non delegare e a partecipare alle attività del Comitato, che si riunisce tutte le settimane alle 18:30 presso la sede COBAS di Pisa, in Via San Lorenzo 38.

Parteciperanno realtà come Rebeldia, Africa Insieme e Cobas che insieme al Comitato, cercano ormai da anni di ostacolare i piani distruttivi dell’amministrazione comunale, soprattutto in materia ambientale, urbanistica e nel campo dei diritti dei lavoratori. Crediamo dunque possa essere di un certo interesse non perdere questo appuntamento. 

Comitato contro il rigassificatore di Pisa Martedì 09/09 Dibattito pubblico "LA CITTà CHE PARTECIPA, I NODI DA SCIOGLIERE" intervengono Marco Filippeschi Sindaco di Pisa; Carlo Scaramuzzino Consigliere comunale Sinistra Arcobaleno; Sandro Modafferi Consigliere comunale Sinistra Arcobaleno; Andrea Cheli Verdi Pisa; Lucia Mango PDCI Pisa. Coordina Maurizio Bini Capogruppo Sinistra Arcobaleno. Interventi programmati di Beatrice Bardelli – Comitato contro il rigassificatore di Pisa; Ciccio Auletta; Progetto Rebeldia Elisabetta Gasperini; COBAS Comune di Pisa; Sergio Bontempelli – Africa Insieme.  

Riportiamo di seguito il comunicato del comitato sulla sentenza del tar del 31/07:

COMUNICATO DEL 31/07 IN MERITO ALLA VITTORIA RELATIVA AL RICORSO AL TAR
 
Il Comitato contro il Rigassificatore Off-Shore di Livorno e Pisa esprime
soddisfazione per la sentenza con la quale il TAR Toscana ha ritenuto
illegittima l’autorizzazione al progetto della OLT.

Il TAR ha confermato che avevamo ragione noi: il percorso autorizzativo è
stato valutato come lacunoso, incompleto, privo delle necessarie valutazioni,
infarcito di forzature procedurali e sostanziali tese a dare il via libera ad un
progetto fortemente sostenuto da tutte le forze politiche (con poche lodevoli
eccezioni) oltre che da Confindustria e CGIL, CISL, UIL.
D’altronde, ogni qual volta abbiamo posto domande e richieste di chiarimenti,
le risposte sono state sempre evasive, senza mai la possibilità di un confronto
chiaro, aperto.L’unica cosa che la OLT e i suoi sponsor politici, soprattutto
Amministrazione comunale e Regione Toscana, hanno saputo risponderci è che "il
progetto è stato regolarmente autorizzato". Ecco, ora questi signori prendano
atto che l’autorizzazione non c’è più e riflettano sulle conseguenze dei loro
atti dissennati.

Ora, come prima cosa, chiediamo che sia restituito alla città il terreno di
Via Aiaccia, a Stagno, dove è stato eretto un ‘recinto di ferro e cemento’: si
aprano, dunque, i cancelli e sia data a tutti la possibilità di tornare a
correre su quel prato, oggi soffocato da una costruzione non legittima, e
vengano rimosse tutte le strutture finora realizzate.

Come secondo elemento, invitiamo l’Amministrazione Comunale a smetterla una
volta per tutte di difendere una causa persa come quella del rigassificatore
OLT: ci pare penoso che il Sindaco Cosimi sposi, come ha fatto su alcuni organi
di stampa, in maniera totale le farneticanti dichiarazioni della OLT sul
carattere meramente formale della sentenza del TAR. Ci riserviamo di
approfondire i motivi della sentenza nella conferenza stampa che si terrà
stamani sabato 2 agosto ore 11.00 alla baracchina rossa sul viale italia alla
presenza dell’avvocato Altavilla, ma da subito sottolineiamo che il TAR ha
accolto molte delle argomentazioni presentate nel nostro ricorso: altro che
"motivi formali". Ci sembra poi ridicolo che il sindaco Cosimi affermi che il
TAR abbia confermato la non-pericolosita’ dell’impianto off-shore. Il TAR, come
tutti sanno, ha competenza solo su questioni amministrative e
non ha titolo per entrare nel merito sulla pericolosita’ del rigassificatore,
pericolosita’ che noi coinuiamo, contrariamente al nostro sindaco, a ritenere
ben reale e concreta.

La sentenza del TAR rappresenta il riconoscimento della giustezza della
puntuale campagna di informazione condotta dal Comitato e da tutti coloro che in
questi anni di lotte si sono battuti contro un progetto inutile, dannoso e
pericoloso. Non bisogna però abbassare la guardia
perché la battaglia per la difesa dell’ambiente e della salute sarà ancora
lunga e difficile.

Comitato Contro il Rigassificatore Off-Shore di Livorno e Pisa

vedi anche: Accolti i ricorsi, il TAR boccia il rigassificatore.

 

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