Comunicato stampa dal comitato “NON BRUCIAMOCI PISA”

Riportiamo di seguito il comunicato stampa del Comitato non Bruciamoci Pisa:
Un anno fa il Comitato Non Bruciamoci Pisa consegnava in Provincia una petizione sottoscritta da 4000 cittadini chiedendo incentivi per la riduzione dei rifiuti ed il potenziamento della raccolta domiciliare per arrivare in pochi anni alla chiusura dell’inceneritore di Pisa, avendo finalmente scelto le buone pratiche nella gestione dei rifiuti suggerite dalla "Strategia verso rifiuti zero".

Questa strategia è stata adottata nel vicino Comune di Capannori che ad oggi raggiunge il 65 % di raccolta differenziata, mentre altri Comuni della Lucchesia, tramite l’effettuazione della raccolta porta a porta, stanno ottenendo ottimi risultati.

A Pisa, invece, da un anno a questa parte, non abbiamo visto nulla di nuovo, a parte il conto della Regione, pubblicato a luglio, relativo alla ecotassa da pagare per non aver raggiunto negli anni 2003, 2004 e 2005 il 35 % di raccolta differenziata, ecotassa che non era stata pagata perché i dati erano stati contraffatti ed alzati oltre il 35 %. Non ci risulta nemmeno che Pisa abbia usufruito dei finanziamenti messi a disposizione dalla Regione toscana (4 milioni di euro per l’intera Provincia) espressamente per l’incremento di raccolta differenziata tramite il porta a porta, che non viene effettuato in alcuna località del Comune.

Così alla fine dell’anno Pisa incorrerà in una ulteriore sanzione prevista dalla normativa nazionale (aggravio del 20 % dei costi di smaltimento previsto dal D.Lgs. 152/06) in assenza del raggiungimento del 45 % di raccolta differenziata, quota difficilmente raggiungibile con la modalità "a cassonetto".

Oggi siamo qui in Comune per presentare una lettera al Sindaco di Pisa, sottoscritta da numerosi cittadini e cittadine, chiedendo di porre rimedio a questo ritardo da subito, adottando il sistema di raccolta domiciliare. In caso si vada ad incorrere nelle sanzioni previste, non saremo disponibili ad accollarci i costi dell’inerzia dell’Amministrazione e il prossimo anno ci autoridurremo la bolletta di una quota stabilita con i nostri legali per il "disservizio" cagionato.

Analoghe "diffide" verranno consegnate al Sindaco di Cascina, ancor più inadempiente di quello Pisano, ed ai Sindaci di S. Giuliano Terme e di Calci ai quali chiediamo di estendere la raccolta porta a porta a tutto il Comune, visti i buoni risultati ottenuti nelle frazioni servite con questa modalità.

Abbiamo già raccolto alcune centinaia di adesioni e continueremo a raccoglierle e ad inoltrarle al Comune per tutto il mese di ottobre presso alcuni punti d’incontro dei Gruppi di acquisto solidale (GAS) : dalle 18.30 alle 20.00 il lunedì presso Rebeldia in via Cesare Battisti, il giovedì a Calci c/o circolo la Corte ed il venerdì presso il Newroz in Via Gardibaldi, oppure è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica: nonbruciamocipisa@yahoo.it.

Lettere uguali nella sostanza sono state consegnate dai comitati locali per rifiuti zero ad una ventina di Comuni nella zona dell’ATO Costa, formato recentemente per l’accorpamento della gestione dei rifiuti delle Province di Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno, ed altri ancora se le vedranno recapitare nei prossimi giorni.

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