Altri 3 morti sl lavoro. In Toscana sono 48 da gennaio. 5 al mese.

Firenze, 3 ott. – (Adnkronos/Ign) – La procura di Firenze ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo sulla morte, avvenuta ieri pomeriggio, dei 3 operai che lavoravano nel cantiere autostradale della A1 a Barberino di Mugello (Firenze). Ad annunciarlo, sottolineando che in questi casi si tratta di un
atto dovuto e che sono ancora in corso accertamenti, è stata il pm
Luciana Singlitico titolare dell’inchiesta. E proprio sulla dinamica
dell’incidente cominciano a trapalare i primi dettagli. Al momento,
come ha confermato l’ingegnere Alessandro Matteucci, dell’Unità
funzionale grandi opere della Asl 10 di Firenze, l’unico dato certo è
che la piattaforma fosse stata montata proprio ieri. L’ingegnere ha
spiegato che il crollo è stato provocato dal cedimento di uno degli appoggi della struttura
ma ”dobbiamo accertare se sia avvenuto a causa di un cedimento
strutturale o per un errato montaggio. Certamente – ha aggiunto – non
c’erano invece problemi di sovraccarico visto che sulla piattaforma
c’erano solo 4 persone”.
”Per me c’è stato un difetto nei bulloni” ha invece dichiarato Giovanni Ienno, cognato di Gaetano Cervicato, uno degli operai rimasto ucciso nel crollo. ”Gaetano era un grande lavoratore. Su quella piattaforma ci salivano solo i più coraggiosi”.
E s’indaga anche sul rispetto delle norme di sicurezza.
I sindacati hanno fatto sapere di non aver mai raggiunto con la ditta
appaltatrice dei lavori, la Toto Costruzioni, un accordo
sull’organizzazione del lavoro e che l’azienda aveva chiesto turni di
12 ore. Le associazioni di categoria hanno chiesto che i cantieri della
Toto Costruzioni rimangano chiusi fino a quando non sarà firmato il
protocollo sulla sicurezza. ”E’ l’unica azienda – sottolineano – a non
averlo fatto”.
E intanto i sindacati confederali hanno indetto, per martedì
prossimo, un’ora di sciopero nazionale con assemblee nei cantieri di
tutta Italia e un fermo di otto ore in quelli di Firenze.
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