Migranti: Quasi il 17% in più rispetto al 2007 in Italia. A Pisa il 21% in più.

Mentre il ministro Frattini parlava
nella lussuosa sede del Sant’Anna di immigrazione e di fortezza Europa con il
suo interlocutore spagnolo l’Istat ha pubblicato i dati dell’ultimo censimento
della popolazione migrante in Italia.  I
dati che fornisce l’istituto di statistica 
non tengono conto degli invisibili, ovvero di coloro a cui è negata la
possibilità di regolarizzarsi, ma sono comunque dati importanti che
testimoniano da una parte la necessità di costruire basi solide per una società
solidale ed interculturale, e dall’altra parte l’inadeguatezza del sistema
normativo italiano che continua ad essere imperniato su un approccio repressivo
ed escludente. Per quanto riguarda i dati nazionali, i cittadini stranieri
residenti in Italia al 1* gennaio 2008 sono 3.432.651; rispetto al 1* gennaio
2007, riferisce l’Istat, sono aumentati di 493.729 unita’ (+16,8%). Si tratta
dell’incremento piu’ elevato mai registrato nel corso della storia
dell’immigrazione nel nostro Paese, da imputare al forte aumento degli
immigrati di cittadinanza romena, che sono cresciuti nell’ultimo anno di
283.078 unita’ (+82,7%).

Circa 457 mila residenti di
cittadinanza straniera sono nati in Italia, 64.049 nel solo anno 2007. Essi
costituiscono il 13,3% del totale dei residenti e rappresentano un segmento di
popolazione in costante crescita: nel 2001, in occasione del Censimento, erano circa
160 mila. Sono una "seconda generazione", poiche’
non sono immigrati; la cittadinanza straniera, infatti, e’ dovuta unicamente al
fatto di essere figli di genitori stranieri. Complessivamente, i minorenni
costituiscono un insieme di circa 767 mila individui. La maggior parte di essi
sono nati in Italia e coincidono di fatto con l’ammontare di 457 mila stranieri
nati in Italia di cui al punto precedente; la restante parte e’ giunta nel
nostro Paese al seguito dei genitori.

Quasi la meta’ dei residenti stranieri
(un milione e 616 mila individui, pari al 47,1% del totale) proviene dai paesi
dell’Est europeo. I cittadini dei paesi est-europei non appartenenti all’Ue
sono 839 mila (24,4% del totale dei residenti stranieri), mentre 777 mila
(22,6% del totale) provengono da uno dei Paesi Ue di nuova adesione e fra
questi 625 mila sono cittadini romeni. I flussi migratori dai Paesi Ue di nuova
adesione sono in progressivo aumento dal 2005, mentre si registra nel complesso
una diminuzione per le altre aree di provenienza.

L’insediamento dei residenti stranieri
mostra per la prima volta una lieve redistribuzione a favore delle regioni
meridionali, a causa della presenza romena che in queste regioni e’ cresciuta
piu’ intensamente che altrove. Tuttavia, cio’ non muta sostanzialmente la ben
nota geografia del fenomeno: il 62,5%)degli immigrati risiede nelle regioni del
Nord, il 25% in quelle del Centro e il restante 12,5% in quelle del
Mezzogiorno.

Per quanto riguarda i dati della Toscana
nel suo insieme, si contano circa 275.149 migranti regolari, di cui il 20% albanesi,
il 18% romeni e quasi il 10% cinesi. La percentuale rispetto alla popolazione
residente arriva fino al 7,5. La variazione registrata è del 17%.

Nella provincia di Pisa, quella
del decreto antiborsoni e della caccia a rom, la comunità migrante regolarmente
in Italia è pari a 26.822 persone, con una variazione pari al 21% rispetto al
2007. La percentuale sulla popolazione residente è pari al 6,6%. La comunità
più numerosa è quell’albanese (6.740 migranti).

La Politica saprà rispondere
a quest’ennesima chiamata? Al momento si registra solo la volontà di rendere la
“fortezza Europa” invalicabile (si parla per esempio di CPT posti in essere al
di là del Mediterraneo o di nuovi CPT da costruire nei paesi di frontiera), ma
non c’è nessuno accenno ad una politica veramente inclusiva. Anche a livello
locale il silenzio è assordante. Il sindaco di Pisa FilippettaFontaneschiFilippelli
ha chiuso le porte in faccia alle nuove istanze portate dalla nuova generazione
di migranti. Addirittura ha rifiutato di parlare con centinaia di migranti che
chiedevano di poter lavorare senza delinquere. La risposta è stata l’intensificazione
di repressione e violenza.

Mentre ieri sera un corteo
spontaneo si è mosso per le vie di Pisa, il sindaco cercava di addormentarsi
contando le pecorelle, o meglio contando e ricontando i migranti.

 

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