L’Università invade Roma. 200.000 No alla Gelmini. Montecitorio sotto assedio

La trattativa con le ferrovie è stata interminabile. Alla fine, con ritardo, circa un migliaio di persone sono riuscite a montare sul treno che da Pisa li avrebbe portati a Roma. Fine dalle 4 e mezza del mattino centinaia di persone hanno continuato a radunarsi in stazione. Erano presenti anche studenti provenienti da altre città.

Gli studenti hanno invaso Roma. Sicuramente sono più di centomila quelli del corteo de La Sapienza, per la questura 25 mila sigh….). Ogni piazza della capitale fin dalle 10 è presidiata da striscioni e raggruppamenti. Tre cortei che si vanno ad ingrossare velocemente. 

Secondo infoaut.org alle 12.30 "L’onda continua a muoversi e ad ingrossarsi sempre
più. In testa il sound scandisce slogan e musica, in cui si ribadisce
la volontà di raggiungere Montecitorio. In corteo, fantocci di Tremonti e Gelmini
fanno capolino. Inoltre da ricordare che tramite un coordinamento sfruttando i social-network si stanno svolgendo sit-in di protesta davanti alle ambasciate italiane all’estero.
Decine sono i gruppi divisi per città: Berlino, Londra, Valencia,
Siviglia, Parigi (che ha anche un blog), Lisbona, Madrid, Copenaghen,
Murcia, Lione e Bruxelles. Diverse centinaia di studenti daranno vita a
manifestazioni e sit-in davanti alle ambasciate e ai consolati di tutta
Europa.

Nei giorni scorsi, simili sit-in erano stati organizzati
davanti all’ambiasciata italiana a Londra". "Prepareremo la grande mareggiata per assediare questo governo", dicono
gli studenti, che dalla Sapienza si sono mossi per arrivare al
concentramento in P.zza della Repubblica. "L’obiettivo lanciato ormai
da una settimana", continuano gli studenti, "è quello di accerchiare
Palazzo Chigi, per garantire la libertà di espressione sotto i palazzi
della decisione politica che noi stiamo mettendo in crisi". "In
testa ai sette cordoni del corteo delle protezioni di gommapiuma a
forma di libri a simboleggiare che l’autonomia dei saperi, la difesa
dell’Università, è una forma di protezione che il corteo si da contro
l’idiozia di questo governo nella giornata in cui verrà assediato,
spiegano dal corteo."

Lo slogan gridato fin dall’inizio del corteo diventa realtà: il corteo
degli universitar* arriva a cingere d’assedio Montecitorio, palazzo
simbolo del potere che vuole imporre contro il dissenso della nazione
la contro-Riforma Gelmini. Intorno alle 13.45 la testa del corteo
riesce a deviare in 3 punti lungo corso Vittorio, imboccando la via che
porta al Parlamento.

Sono migliaia gli studenti che hanno raggiunto la piazza di Montecitorio.
Dagli studenti vengono lanciati anche slogan e cori che ricordano la
composizione antifascista della piazza dopo i fatti di piazza Navona.
Infatti giunti davanti Palazzo Chigi, presidiato dalle forze
dell’ordine, parte un fortissimo: "Siamo tutti antifascisti".

L’onda travolge Roma

(globalproject.info, infoaut.org)

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