Rifiuti: emergenza Salento.

Ugento (Lecce) – Continua da giorni la protesta davanti alla discarica di Ugento, in località Burgesi. Ieri un centinaio di manifestanti hanno presidiato le strade per impedire il conferimento dei rifiuti prodotti da gran parte dei Comuni salentini, disposto sino a fine gennaio da un’ordinanza del commissario per l’emergenza ambientale in Puglia, il presidente della Regione, Nichi Vendola.

Da un paio di giorni a Gallipoli, come in altri 69 comuni del Salento meridionale,
non viene ritirata la spazzatura in seguito al blocco della discarica
di Ugento. Per domattina è previsto un incontro nella prefettura di
Lecce per esaminare soluzioni alternative al contestato piano
predisposto lo scorso 30 dicembre da Vendola. Per la chiusura di due discariche tarantine, dove venivano
conferiti i rifiuti dei 46 comuni dell’Ato Lecce due, è stato disposto
di smaltirli sino al 31 gennaio prossimo a Ugento (discarica dei 24
paesi dell’Ato tre), causando l’opposizione dell’amministrazione
comunale e dei cittadini. Il rifiuto è motivato dal fatto che la
struttura, più volte sopraelevata in passato, è pressochè colma, e che
le condizioni igienico-sanitarie sono insufficienti.

La legittimità dell’ordinanza è stata confermata tre giorni fa dal Tar. Intanto, i rifiuti rimangono negli autocompattatori che nelle prossime ore dovrebbero raggiungere la capienza massima. Nei 70 Comuni vivono circa 460mila abitanti. Alcuni Comuni stanno invitando i cittadini a trattenere il più possibile i rifiuti in casa. Altri hanno distribuito buste giganti per la raccolta dei rifiuti. Altri ancora, come nel Comune di Galatina, hanno incrementato il numero dei cassonetti che, ovunque, sono ormai stracolmi.

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