Già l’anno scorso ci eravamo occupati della situazione ex – Siemens ora Continental di San Piero a Grado e Faglia. Ora la notizia del giorno è che 900 lavoratori e lavoratrici rischiano la Cassa Integrazione.
”Si tratta di numeri drammatici mai visti negli ultimi anni nella provincia di Pisa: tredici settimane di cassa integrazione a partire dal prossimo 7 febbraio per mille lavoratori. Ma le previsioni sono ancora più nere con la riduzione ad oltranza della produzione almeno fino alla prima settimana di maggio, con conseguenze ancora più preoccupanti sui livelli occupazionali. Ad oggi nei due stabilimenti sono occupati circa 1.300 lavoratori di cui circa 250 in somministrazione
Ma perchè sta succedendo tutto ciò?
La Continental Ex-Siemens ha il suo punto di forza nella produzione di elettroiniettori per motori a benzina, a circa 25 milioni di pezzi all’anno, e rifornisce tutte le più importante case automobilistiche del mondo, avendo come clienti da BMW a Mercedes.
Le difficoltà di Continental vanno dunque ricollegate alla crisi del settore automobilistico, che a sua volta ha che fare con quella finanziaria in corso. Infatti la crisi delle quattro ruote è conseguenza della seconda per due motivi: primo, le vendite si reggono su mutui e prestiti, crollati negli ultimi mesi; secondo, le grandi banche non fanno più prestiti mentre i mercati internazionali non assicurano più l’assorbimento delle emissioni di prestiti. Il crollo dell’auto ha coinvolto in particolare il mercato americano, che è il più grande mercato di sbocco del settore e di quelle tedesche in particolare, e dove le difficoltà finanziarie hanno generato una caduta delle vendite senza precedenti dalla nascita di questa industria più di un secolo fa. A dicembre il mercato americano ha segnato un crollo del 50% delle vendite rispetto al dicembre del 2007 e a gennaio vi è stato un ulteriore crollo del 21%.
Queste ultime notizie hanno forse accelerato le scelte della Continental o sarebbe più corretto ormai dire della Schaeffler. Infatti le due aziende fornitrici dell’industria automobilistica ormai sono parte dello stesso gruppo dopo che nello scorso agosto il gruppo Schaeffler aveva lanciato una scalata nei confronti di Continental offrendo 75 euro per azione.
Con il crollo dei mercati, in settembre, il prezzo si era rivelato particolarmente buono, tanto che la società bavarese si è ritrovata con il controllo del 90% del gruppo di Hannover quando il suo obiettivo era di fermarsi alla metà del capitale. Schaeffler e Continental sono alla disperata ricerca di aiuti pubblici (e di nuovi investitori), oberate da un debito totale di circa 22 miliardi di euro.
Un portavoce del ministero dell’Economia bavarese, riporta il Sole 24 Ore, ha confermato negli scorsi giorni che Schaeffler ha chiesto alla regione della Germania meridionale un salvagente finanziario, anche se ad oggi non vi è alcuna intesa."Non ci sono ancora né intese, né promesse", ha precisato però il funzionario regionale. L’unico dato certo è che la crisi la pagheranno i lavoratori e le loro famiglie.
Abbiamo contatto in queste ore la direzione della Continental ma vige il più forte silenzio stampa e nessuno in azienda "è autorizzato a rilasciare dichiarazioni".”(fonte PisaNotizie.it)
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