Emergenza al campo delle Bocchette: Ultimi aggiornamenti

Si è da poco conclusa l’assemblea che si è tenuta al Newroz in seguito alla mobilitazione spontanea nata nel pomeriggio per far fronte all’emergenza del campo delle bocchette, sommerso dall’acqua in seguito alle forti precipitazioni di oggi.
Ripercorriamo brevemente i fatti. In seguito alle piogge torrenziali che si sono abbattutte sulla città durante la giornata di oggi il campo delle bocchette, dove vivono decine di persone, tra cui diversi bambini, è stato completamente sommerso dall’acqua. Le rudimentali baracche all’interno delle quali vivono queste persone non hanno resistito a precipitazioni che hanno creato non pochi disagi in tutta la città, generando gravi rischi per l’incolumità di chi vive nel campo. A fronte di questa situazione l’assemblea antirazzista, da mesi protagonista delle lotte cittadine contro le ordinanze della giunta Filippeschi, dopo essersi recata al campo per verificare la situazione, ha indetto un immediato presidio sotto il Comune, nell’intento di sottoporre alla giunta la gravissima situazione. La richiesta che viene posta è la possibilità di utilizzare uno dei tantissimi edifici sfitti presenti in città per garantire un tetto sulla testa a decine di persone altrimenti costrette a tornare in una sorta di lago. Dopo circa due ore di attesa il vice sindaco Cecchi, il rappresentante della Società della Salute Consani e un responsabile della protezione civile hanno incontrato una delegazione composta da alcuni componenti dell’Assemblea Antirazzista e da alcuni degli abitanti del campo. Dopo lunghe discussioni le istituzioni avanzano una proposta: una notte di ospitalità solo per i bambini in uno stabile a Calambrone. A fronte della palese insostenibilità della proposta la delegazione ha abbandonato il Comune e si è riunita presso lo S. A. Newroz dove, dopo un’assemblea, è stato deciso di garantire una sistemazione provvisoria agli abitanti del campo all’interno di Palazzo Matteucci, lo stabile da mesi occupato da Università 2.0.
Domattina alle 10:00, sotto le finestre del Comune, si terrà una conferenza stampa per denunciare l’accaduto. Alle 12:00 invece, a palazzo Matteucci, si terrà un’assemblea per decidere come risolvere una situazione da cui il Comune si è completamente tirato indietro.
In fondo non c’è troppo da meravigliarsi. Cosa ci si può aspettare da chi taglia 650 mila euro da progetti di ambito sociale, ne spende 700 mila per la videosorveglianza di una città già abbondantemente videosorvegliata e firma un’ordinanza per lo sgombero dei campi Rom? Che sia contento perché la pioggia ha anticipato e semplificato il lavoro delle ruspe?
 
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