Il viaggio e la sosta, il movimento e la permanenza. Queste le due dimensioni, a prima vista inconciliabili, che si scontrano, cercando una forma di coesistenza, nel lavoro di Antonio dell’Aquila.
Parliamo di lavoro, in generale, perché questi due aspetti non si limitano a caratterizzare esclusivamente questa esposizione fotografica, ma permeano l’intero percorso creativo dell’artista.
Nato in Calabria e poi trapiantato a Firenze per studiare all’Accademia di Belle Arti, Antonio Dell’Aquila si è successivamente trasferito a Pisa e ultimamente a Brighton: il suo è un viaggio che ha attraversato insieme luoghi e forme diverse di espressione artistica. La pittura, la scultura, la grafica, la video arte, la musica e, ovviamente, la fotografia si sono alternate in un incessante movimento che non ha perso occasione di fare tappa, di fermarsi per guardarsi intorno e per lasciarsi osservare. Gli esempi sono tanti. Ricordiamo solo la realizzazione del cd Unelectronic Experiment e le manifestazioni pubbliche, tra Pisa, Berlino, Livorno e Milano, della Città del Maiale Nero, progetto di arte concettuale, in collaborazione con John Cascone e Fabiano Cosma, che intreccia performance, installazioni, produzioni sonore, video arte e grafica (www.maialenero.net).
Nell’attuale esposizione fotografica Stay on Journey, invece, sono raccolte foto scattate nell’arco di quasi dieci anni. Già questo dato sarebbe ampiamente sufficiente a chiamare in causa l’idea di viaggio, che tuttavia entra prepotentemente a far parte di questa esposizione anche all’interno delle singole foto. Dove, invece, la sosta, il rimanere? Nell’idea stessa di un’esposizione che, come la fotografia, tenta di arrestare per un momento un flusso che scorre incessante, scattando istantanee di un percorso artistico che ha saputo rimanere in movimento.
Parliamo di lavoro, in generale, perché questi due aspetti non si limitano a caratterizzare esclusivamente questa esposizione fotografica, ma permeano l’intero percorso creativo dell’artista.
Nato in Calabria e poi trapiantato a Firenze per studiare all’Accademia di Belle Arti, Antonio Dell’Aquila si è successivamente trasferito a Pisa e ultimamente a Brighton: il suo è un viaggio che ha attraversato insieme luoghi e forme diverse di espressione artistica. La pittura, la scultura, la grafica, la video arte, la musica e, ovviamente, la fotografia si sono alternate in un incessante movimento che non ha perso occasione di fare tappa, di fermarsi per guardarsi intorno e per lasciarsi osservare. Gli esempi sono tanti. Ricordiamo solo la realizzazione del cd Unelectronic Experiment e le manifestazioni pubbliche, tra Pisa, Berlino, Livorno e Milano, della Città del Maiale Nero, progetto di arte concettuale, in collaborazione con John Cascone e Fabiano Cosma, che intreccia performance, installazioni, produzioni sonore, video arte e grafica (www.maialenero.net).
Nell’attuale esposizione fotografica Stay on Journey, invece, sono raccolte foto scattate nell’arco di quasi dieci anni. Già questo dato sarebbe ampiamente sufficiente a chiamare in causa l’idea di viaggio, che tuttavia entra prepotentemente a far parte di questa esposizione anche all’interno delle singole foto. Dove, invece, la sosta, il rimanere? Nell’idea stessa di un’esposizione che, come la fotografia, tenta di arrestare per un momento un flusso che scorre incessante, scattando istantanee di un percorso artistico che ha saputo rimanere in movimento.
Gabriele De Luca
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