Berlusconi sposta il G8 a L’Aquila.

Annuncio shock nell’abituale conferenza stampa-passerella mediatica del governo in Abruzzo. Ecco le parole di Berlusconi: "C’è una novità: il complesso della Maddalena resterà in grado di ospitare qualunque evento in futuro. C’era una spesa di 220 milioni preventivata per il G8. E dato che in Italia si è dato vita ad una polemica sulla data del referendum, con accuse alla Lega Nord… e la cifra era intorno ai 50 milioni, ci siamo domandati: perché non dare 220 milioni in più per la ricostruzione dell’Abruzzo? Abbiamo questo complesso, dove siamo, che può accogliere capi di stato e di governo, giornalisti… (..) Dal punto di vista della sicurezza, i no global non avranno la voglia la faccia e il cuore di fare manifestazioni dure in una zona colpita da terremoto.

La Maddalena era troppo bella, sarebbe stato un G8 non consono al momento di crisi economica. Abbiamo pensato ad una gestione più sobria qui in Abruzzo, sviluppando attenzione per la Regione nei 21 capi di stato e di governo che saranno qui (…) che potranno verificare di persona i monumenti che gli stati stranieri hanno adottato per la ristrutturazione. Secondo me qui tutto può funzionare benissimo, e per la Protezione civile è altrettanto. Il Cdm ha accolto la mia proposta di spostare il G8 da La Maddalena a L’Aquila". Quanto alla Maddalena, "Obama mi ha scritto per poter svolgere un summit sull’ambiente del G8" sull’isola sarda.

Stupefacente, viene da dirsi. I sindacati e i partiti di opposizione saranno già sul piede di guerra per impedire che l’inutile carrozzone del G8, un’evidente occasione per un potere abusivo di esibire sé stesso dinanzi al mondo, vada ad intralciare, inevitabilmente, i lavori di ricostruzione. Distraendo risorse e forze, e aggiungendo disagi ad una popolazione già soggetta ad un’enorme sofferenza.

Infatti, ecco prontamente le parole di Franceschini, il piccolo leader del più grande partito di opposizione (?): "Capisco che la scelta è molto simbolica e capisco pure che contribuirebbe a tenere accesa l’attenzione sull’Abruzzo – ha detto Dario Franceschini – spero che il governo valuti le conseguenze e che trasferire il G8 a L’Aquila non ostacoli né intralci l’esigenza di superare l’emergenza e di iniziare la ricostruzione". Ovvero una sostanziale approvazione.

Mentre Epifani, leader del più grande sindacato (?) dei lavoratori, giudica la scelta come un “segno di attenzione per le popolazioni colpite dal terremoto".

Penso che non ci sia bisogno che ci dilunghiamo nel sottolineare come questa scelta non tenga in alcun conto gli interessi e i bisogni delle popolazioni terremotate, che di tutto hanno bisogno meno che di veder tramutare le macerie che hanno sepolto i loro cari in un set hollywoodiano sul quale mandare in onda il triste spettacolo dei soliti 8 leader che decidono le sorti di 6 miliardi di persone, secondo gli interessi delle lobbies capitaliste. Quegli interessi che ci hanno precipitato nella crisi economica. Quegli interessi per i quali si può mettere la sabbia di mare nell’amalgama per il cemento armato, ed usare una parte dei soldi rubati in questo modo per ungere la politica affinché non controlli. Quegli interessi che fanno tutti felici, fino alla prossima scossa.

Lo scopo è risparmiare? Fatelo in videoconferenza, il summit, fatelo su Skype! O meglio ancora, non fatelo proprio, visto che non sta scritto da nessuna parte che queste 8 persone siano delegate a decidere per gli altri 6 miliardi.

Ma non veniteci a dire che non dobbiamo venire a contestarvi, mentre mettete in scena lo squallido spettacolo del vostro potere come patrizi romani al circo davanti alla plebe festante, che non avremo “la voglia la faccia e il cuore” di manifestare in una zona colpita dal terremoto. Perché noi saremo lì, solidali con le popolazioni colpite, e vi strapperemo le maschere.

Panurge

[foto tratta da Infoaut]

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