L’emergenza abitativa continua inesorabile nonostante i proclami e le “bugie” del Piano casa. Gli sfratti sono aumentati in modo esponenziale in tutto il paese ed anche in Toscana la situazione si è fatta ancor più drammatica, mentre ai Comuni mancano ancora i soldi che il Governo Berlusconi aveva promesso per rimpinguare le casse degli enti locali svuotate dall’abolizione dell’ICI.
Secondo il sindacato degli inquilini SICET, tra il 2007 e il 2008 i provvedimenti emessi sono cresciuti del 20% mentre le richieste di esecuzione hanno visto un aumento del 30%.
Secondo il sindacato degli inquilini SICET, tra il 2007 e il 2008 i provvedimenti emessi sono cresciuti del 20% mentre le richieste di esecuzione hanno visto un aumento del 30%.
Gli sfratti eseguiti in Italia nel 2008 sono stati 25 mila, oltre il 12% in più sull’anno precedente, il 90% a causa della morosità .
Analizzando alcune città, a Venezia gli sfratti emessi salgono del 261%. In Emilia, Modena vede un + 50% delle richieste di esecuzione, mentre a Roma il medesimo dato tocca quota 53 mila segnando un + 171%. Dati preoccupanti anche a Napoli, con 1800 esecuzioni di sfratto, e in Puglia, dove l’emergenza è più marcata, con aumenti a tre cifre. Palermo e Catania ai primi posti in Sicilia con rispettivamente 1700 e 2400 sfratti.
Analizzando alcune città, a Venezia gli sfratti emessi salgono del 261%. In Emilia, Modena vede un + 50% delle richieste di esecuzione, mentre a Roma il medesimo dato tocca quota 53 mila segnando un + 171%. Dati preoccupanti anche a Napoli, con 1800 esecuzioni di sfratto, e in Puglia, dove l’emergenza è più marcata, con aumenti a tre cifre. Palermo e Catania ai primi posti in Sicilia con rispettivamente 1700 e 2400 sfratti.
In Toscana le cose non vanno meglio: tra gennaio e dicembre del 2008 i provvedimenti di sfratto emessi sono stati 4.178, le richieste di esecuzione sono state 6.230 e gli sfratti eseguiti sono stati 2.038, ovvero il 26% in più rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda Pisa le cose non vanno meglio: i provvedimenti di sfratto sono stati 492 (di cui 387 per morosità), le richieste di sfratto sono state 630 e gli sfratti eseguiti 92.
La speculazione continua ad essere una delle cause principali delle difficoltà di mettere in piedi delle politiche abitative capaci di sostenere il bisogno di casa. L’edilizia popolare è ferma e quel che c’è di pubblico viene svenduto a privati a prezzi che di certo non sono quelli di mercato. A Pisa sono esemplificativi il caso Mattonaia, costruito con soldi per l’edilizia sociale, che il Comune vuol vendere sottoprezzo ad albergatori ed affaristi del turismo e il caso dell’ex-Enel, che dopo 15 anni di speculazione e abbandono ora dovrebbe finire nelle mani di un noto mattonaio (Panchetti) che ha l’intenzione di farvi degli alloggi.
La Panchetti Costruzioni Generali srl è guidata proprio da quell’Elio Panchetti che fu arrestato per corruzione nel 2001 insieme ai militari della guardia di finanza impegnati nel controllo fiscale delle aziende.
La casa, insomma, nel 2009 è ancora un privilegio.
Per quanto riguarda Pisa le cose non vanno meglio: i provvedimenti di sfratto sono stati 492 (di cui 387 per morosità), le richieste di sfratto sono state 630 e gli sfratti eseguiti 92.
La speculazione continua ad essere una delle cause principali delle difficoltà di mettere in piedi delle politiche abitative capaci di sostenere il bisogno di casa. L’edilizia popolare è ferma e quel che c’è di pubblico viene svenduto a privati a prezzi che di certo non sono quelli di mercato. A Pisa sono esemplificativi il caso Mattonaia, costruito con soldi per l’edilizia sociale, che il Comune vuol vendere sottoprezzo ad albergatori ed affaristi del turismo e il caso dell’ex-Enel, che dopo 15 anni di speculazione e abbandono ora dovrebbe finire nelle mani di un noto mattonaio (Panchetti) che ha l’intenzione di farvi degli alloggi.
La Panchetti Costruzioni Generali srl è guidata proprio da quell’Elio Panchetti che fu arrestato per corruzione nel 2001 insieme ai militari della guardia di finanza impegnati nel controllo fiscale delle aziende.
La casa, insomma, nel 2009 è ancora un privilegio.
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