L’Onda a Pisa si mobilita contro gli arresti, occupato il Rettorato.

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Pisa_Dopo un primo appuntamento di fronte alla biblioteca di filosofia e storia, dove gli studenti dell’onda pisana hanno appeso uno striscione con su scritto "L’Onda non si arresta, liberi tutti subito", vista la notevole affluenza di molte persone, i ragazzi hanno optato per fare un’assemblea immediata.

Per le 14.00 presso palazzo Matteucci si è dunque svolta l’assemblea dove si è discusso sul da farsi e dove non sono mancate oltre a lucide considerazioni politiche, anche nude espressioni di rabbia per quanto successo ai compagni e agli amici che in questo ultimo anno hanno portato avanti le lotte per la difesa dell’università. All’intimidazione del governo, messa in opera dalla prefettura di Torino, l’onda pisana ha deciso di rispondere mobilitandosi con urgenza. Al termine dell’assemblea un centinaio di studenti si sono riversati in strada con striscione e megafono alla volta del Rettorato, decisi più che mai ad occupare la sede centrale dell’università in linea con quanto sta avvenendo in altre città italiane.

Altro obbiettivo dell’assemblea è sicuramente la Prefettura, sede locale del governo, dove gli studenti si riservano di intraprendere altre azioni. Particolarità di tutte le mosse che verranno messe in campo sarà il blocco del traffico e di arterie principali della città, in linea con le pratiche che l’onda ha messo in campo da ottobre ad oggi.

Vinz

Comunicato dell’onda anomala pisana:

ANCORA UNA VOLTA: NON ABBIAMO PAURA!!!

Questa mattina, alle prime luci del giorno, è scattata un operazione della polizia, guidata dalla magistratura di Torino, volta a colpire gli esponenti dell’Onda che lo scorso maggio hanno contestato il G8 dell’università a Torino. L’operazione ha colpito numerose città  (Torino, Padova, Bologna, Napoli) e ha portato all’arresto di 21 attivisti, di cui parte sono stati subito tradotti in carcere e gli altri posti agli arresti domiciliari.

E’ chiara la volontà di colpire, con metodi intimidatori, chi in questi mesi ha sviluppato conflittualità sociale contro un governo che nega ogni spazio di democrazia. Dalla mobilitazione di ottobre in avanti è subito apparso chiaro il tentativo di gestire come un problema di ordine pubblico i movimenti contro la crisi, a partire dall’Onda anomala.

Alla provocazione che subiamo oggi, dopo le straordinarie giornate di Torino e Vicenza e alla vigilia del G8 dell’Aquila, rispondiamo ancora una volta che non abbiamo paura e le minacce e la repressione non ci fermeranno mai.

Chiediamo l’immediato rilascio di tutti gli studenti arrestati questa mattina, la mobilitazione contro il G8 di Torino è stata una scelta collettiva dell’Onda e non accettiamo la divisione tra buoni e cattivi che si cerca di imporre.

L’ONDA NON SI ARRESTA, LIBERI TUTTI, LIBERI SUBITO!!!

ONDA ANOMALA PISA

Aggiornamento delle ore 16.30: Il Rettorato è occupato, appeso lo striscione dal balcone della sala dei mappamondi, che affaccia sui lungarni.

 

 

Aggiornamento delle ore 17:25. Di seguito il primo comunicato uscito dal rettorato occupato:  

CONTRO GLI ARRESTI NON UN PASSO INDIETRO

Gli arresti e le perquisizioni di stamattina rispondono ad un preciso disegno del governo che mira a reprimere in maniera vendicativa il movimento dell’onda. Sono stati colpiti per ora ventuno compagni che hanno partecipato alle giornate di contestazione contro il G8 sull’università, ma noi rivendichiamo ogni gesto di quella giornata come pratica collettiva e condivisa.

A Torino c’era un’unica Onda, a Torino c’era “l’Onda”!

Il tentativo di dividere il movimento fra buoni e cattivi lo rispediamo al mittente. Da una parte c’è un governo che gestisce la crisi in modo autoritario, alimenta le paure della gente, uccide l’università. Dall’altra parte c’è chi non fa un passo indietro, e resisterà sempre un minuto in più. A Torino manifestavamo per un’università libera e contro le imposizioni dell’alto e non condivise. A Torino abbiamo manifestato per affermare il diritto al dissenso.

La tempistica di questi arresti è chiara: a ridosso del corteo di Vicenza e prima del G8 dell’Aquila, per intimidire chi si oppone a scelte ingiuste, per colpire chi fa politica tra la gente, nei propri territori. Si sceglie di colpire l’onda perchè è stato il primo movimento contro la crisi e perchè si ha paura che la forza dimostrata si estenda ad altri settori sociali. Ma il governo si metta il cuore in pace, perchè questo è un processo inarrestabile.

Oggi occupiamo il rettorato in solidarietà agli arrestati e contro le intimidazioni. Ma questa azione significa anche riaffermare una pratica che consideriamo legittima e mettere il dito nelle contraddizioni emergenti tra le istituzioni del nostro ateneo.

Gli effetti della crisi e della legge 133 si fanno sentire ora più che ad ottobre, con i tagli alle biblioteche, i tentativi di aumento delle tasse, i tagli ai corsi di studio, gli sbarramenti negli accessi, i contratti gratuiti per la didattica imposti ai precari della ricerca.

Esigiamo che gli organi di governo del nostro ateneo, il rettore e il senato accademico di domani, si esprimano finalmente in merito alle manovre del governo e che venga discussa una mozione di condanna rispetto alle misure repressive adottate.

Onda anomala Pisa

Aggiornamento delle ore 18.30: Prevista assemblea al Rettorato occupato per le 19.00.

ore 20.45: Terminata l’assemblea, gli studenti dell’Onda decidono di darsi appuntamento per domani mattina di fronte al Rettorato alle 09.30, in concomitanza con l’inizio del Senato Accademico. Gli occupanti intendono intervenire in Senato per chiedere all’Ateneo di prendere una posizione chiara sulla manovra repressiva che ha portato agli arresti di stamani. Da sottolineare che gli studenti vogliono che il Senato discuta pubblicamente in merito alla vicenda e credono necessario  che l’Ateneo pisano esca con un’importante e responsabile mozione, che sia di condanna agli arresti e all’intera operazione repressiva.

L’appuntamento è dunque per domattina alle 9.30 di fronte al palazzo "Alla Giornata" sul lungarno Pacinotti.

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