Massa, apologia di fascismo per la ronda della destra. Interviene il Sindaco e i Cobas Toscana


MASSA – "Lo sapevo che saremmo arrivati a questo, l’avevo anche detto". Il sindaco di Massa, Roberto Pucci, ex Pd, oggi a capo di una lista civica, non si dà pace a due giorni dagli scontri tra simpatizzanti di destra e il corteo della ronda antifascista organizzato dai Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo) e dall’Asp (Associazione di solidarietà proletaria). Ha chiesto al prefetto di convocare subito un tavolo sulla sicurezza – oggi alle 18 – e ha chiaro cosa andrà a dire: "Vieterò le ronde organizzate dalla destra. Massa non ne ha bisogno: dai dati del Viminale siamo la sesta città più sicura in Italia, chiederò a polizia e carabinieri di intervenire perché non si ripetano fatti come quelli di sabato. E poi le ronde Sss, Soccorso sociale e sicurezza, fin dal nome sono tese a provocare, non hanno alcun seguito, chiedete in giro chi le ha viste… Ve lo dico io, nessuno. Si mettono la pettorina in tre o quattro e chiamano le televisioni, sono state finora tollerate perché considerate quasi un momento di folklore". 

Dopo gli scontri di sabato, il clima in città è cambiato. Ieri il tribunale è stato presidiato dalle forze dell’ordine e fuori da una trentina di manifestanti delle Carc. I due arrestati, Samuele Bertoneri, 19 anni dell’Asp e Alessandro Della Malva, 35, segretario toscano dei Carc, avranno l’obbligo di firma in questura, ma sono tornati a casa. Il processo è rinviato al 9 ottobre. 

Intanto l’ideatore della ronde di Massa, un consigliere comunale de La Destra, Stefano Benedetti,  dichiara: "Attenzione, in questo clima potrebbe anche scapparci il morto, c’è troppa tolleranza del Comune sui comportamenti dei gruppi di sinistra, potrebbero fare un salto di qualità". 

Parole pesanti che arrivano al sindaco: "Mi preoccupano queste dichiarazioni. Interverremo dichiarando illegittime le ronde, del resto la normativa dice che devono essere organizzate in accordo con sindaco e prefetto. Il sindaco sono io e non ci sto. Se le vuole, il ministro Maroni le faccia pure a casa sua". 

Notizie tratte da repubblica.it 

Altro che folklore… (da Repubblica 27/07/09):

La polizia sta visionando foto e filmati dove si vedrebbero braccia tese e cori dedicati al Ventennio. 
Liberati i due fermati 



Apologia del fascismo. E’ il reato ipotizzato per quanto avvenuto nel bar della Partaccia, a Marina di Massa, primo teatro degli scontri tra Carc e simpatizzanti di destra nella notte tra sabato e domenica. La polizia, infatti, sta visionando foto e filmati. Un materiale video e audio che comprenderebbe immagini di braccia tese in segno di saluto romano e cori dedicati al Ventennio. Il gestore del bar alla Partaccia, invece, smentisce che sia stato fatto partire un disco con l’Inno nazionale e che i suoi clienti abbiano provocato i Carc: "Ho solo visto che mi hanno distrutto sedie e tavolini e che hanno fatto fuggire tutti i miei clienti". 

Intanto, la questura non smentisce nè conferma il coinvolgimento di un maresciallo dei carabinieri, di servizio a Pisa, tra i possibili denunciati per apologia del fascismo, così come ipotizzato su Repubblica dal segretario dell’associazione funzionari di Polizia, Enzo Letizia. 

Circostanza smentita da Stefano Benedetti, organizzatore della ronda Sss, che assicura che "non fanno parte della nostra associazione carabinieri in servizio a Pisa". 

Repubblica.it 



Nel frattempo arriva il primo comunicato dei Cobas Toscana

LE RONDE DEL NUOVO FASCISMO 



Ciò che è accaduto a Massa a proposito di ronde e contro-ronde dice una cosa sola: le ronde volute da questo governo aumentano i problemi di ordine pubblico anziché risolverli. 

Le ronde infatti non sono affatto uno strumento di presidio per la sicurezza dei cittadini; esse nascono in ambienti dichiaratamente fascisti e sono uno strumento per rilegittimare il peggior fascismo, quello populista (che cerca il consenso del cittadino medio) e quello squadrista (che presidia in forme militaresche il territorio). Non si tratta di “buoni e volenterosi cittadini”; questi non vanno in giro facendo il saluto romano e gridando slogan fascisti. 

Le autorità devono dichiarare illegali le ronde di destra e prendere atto che esiste un problema di ordine pubblico legato alla loro presenza in città. 

E’ incredibile invece che la repressione si accanisca contro gli antifascisti che con la loro azione demistificano tutta l’operazione e smascherano, per chi avesse ancora dubbi, la vera natura delle SSS. 

Chiediamo l’immediato rilascio degli arrestati, chiediamo che siano le autorità a farsi carico del problema fascista della provincia dichiarando illegali le SSS, onorando così la nostra storia e la medaglia d’oro che la nostra gente seppe meritare. 

Massa, 27 luglio 2009


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