Io respingo il Pacchetto Sicurezza.

Pubblichiamo il comunicato dell’Associazione di volontariato penitenziario Controluce, la quale, come molte altre realtà cittadine pisane, sta prendendo parte alla campagna "Io respingo il Pacchetto Sicurezza", che nei mesi a venire si concretizzerà in iniziative di protesta.

Come associazione Controluce, attiva da 15 anni nel mondo del reinserimento di detenuti ed ex-detenuti, abbiamo da sempre riscontrato i numerosi problemi e le difficoltà che i migranti incontrano nel nostro paese. Molto spesso, infatti, le condizione di emarginazione e precarietà, sia esistenziale che lavorativa, portano i migranti a scontrarsi con l’impossibilità di inserirsi nel tessuto sociale.

Il Decreto Sicurezza non fa che peggiorare questa situazione, criminalizzando i migranti per il loro status di clandestini: non viene condannata un’azione, ma una condizione esistenziale, di per sé già difficile da sostenere. Negare l’accesso all’istruzione, alla salute e alla casa significa non solo negare i diritti inviolabili di ogni uomo, ma decidere di impedire qualsiasi entrata nella società.

Sappiamo per esperienza che le condizioni di marginalità sono tra quei motivi che possono condurre un uomo, migrante e non, in carcere e che nessuna forma di politica securitaria e di controllo può sostituirsi a una politica di accoglienza e reinserimento sociale.
Come associazione verifichiamo l’impossibilità di usufruire dei normali canali di accesso al sociale nel caso di migranti clandestini, considerato che il Decreto prevede anche l’obbligo di denuncia da parte dei pubblici ufficiali.
Come associazione Controluce aderiamo alla campagna “Io respingo il pacchetto sicurezza”.
Per tutte queste ragioni denunciamo e denunceremo il Decreto Sicurezza.

Associazione Controluce

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