Milano: 5 arresti per rapina di fotocopie

Se non ci fossero 5 persone che in questo momento si trovano in arresto, quattro ai domiciliari e una a San Vittore, la notizia farebbe sorridere. Già, perchè queste cinque persone sono colpevoli di aver realizzato 400 copie di un volantino senza pagarlo. L’accusa? Rapina aggravata e lesioni. Le modalità dell’arresto? Un’operazione di polizia che ha coinvolto 90 agenti, che prima di trarre in arresto gli accusati ne hanno anche perquisito le abitazioni. Il motivo di tanto accanimento? Oscuro. Anche se un dato fa riflettere. Il "fattaccio" che ha portato agli arresti infatti consiste in un’iniziativa contro il caro-studi dell’Onda, del 2 ottobre realizzata alla Statale ad ottobre. Nell’ambito della suddetta iniziativa, erano state fotocopiate 400 pagine, usufruendo delle copiatrici del Cusl,
una libreria vicina a Comunione e Liberazione nell’ateneo lombardo.

Subito è scattata la solidarietà nei confronti degli arrestati: c’è stata una manifestazione che partendo da San Vittore si è spostata realizzando anche blocchi del traffico. La mobilitazione proseguirà oggi alle 14.
 
J. Bonnot
 
Di seguito il comunicato di solidarietà scritto dai compagni degli arrestati.
 
Oggi, 13 novembre 2009 alle 6.00 del mattino è avvenuta
un’irruzione nelle case occupate di Ripa di Porta Ticinese 83 e nelle
abitazioni di altri due compagni da parte di una 90 di porci tra
carabinieri e polizia guidati da digos e nucleo informativo.

A seguito dell’intervento sono state effettuate delle perquisizioni e sono stati arrestati cinque compagni.
La
motivazione dell’operazione sono accuse di rapina aggravata e lesioni
per aver rifiutato di pagare un centinaio di fotocopie cusl: il covo di
cl in statale.

Per i compagni è stata richioesta da
parte del GIP la custodia cuatelare; per quattro agli arresti
domiciliari e per uno in carcere.

Invitiamo tutti
a partecipare domani al presidio sotto san vittore alle 14.00 unendosi
a quello già previsto per i fatti di corelli.

Seguiranno nuovi aggiornamenti

I compagni degli arrestati

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