Il 30 ottobre, lo sgombero dell’Experia, centro sociale di Catania con 17 anni di storia sulle spalle. Uno spiegamento di polizia imponente ed aggressivo, che tra spintoni e manganellate è riuscito a far breccia tra le numerosissime persone presenti allo sgombero. Subito dopo la risposta degli occupanti, che senza perdersi d’animo si sono immediatamente riorganizzati: un corteo e una serie di assemblee che hanno visto una massiccia partecipazione.
Ieri sera, meno di due settimane dopo lo sgombero, più di cinquecento persone hanno riaperto il portone dell’Experia. Mentre scriviamo è in corso una conferenza stampa all’interno dello spazio rioccupato. Seguiranno aggiornamenti.
J. Bonnot
Vedi anche:
il video dello sgombero:
Il documento prodotto dall’assemblea del 3 novembre:
Ieri
sera si è svolta un’assemblea pubblica partecipata da centinaia e
centinaia di persone. Inizialmente si è svolta davanti al civico 782 di
via plebiscito a Catania cioè davanti al portone del Centro Popolare
murato da una nuova lastra di ferro. Ad assemblea iniziata e per causa
della pioggia, successivamente tutti i partecipanti si sono spostati in
corteo nella sala conferenze della CGIL, che gentilmente ha offerto i
suoi locali. Dalla sala conferenze strapiena sono ripresi gli
interventi di solidarietà, a sostegno della lotta per la difesa del
Centro Popolare, che ormai coinvolge tutta la città.
In
questa assemblea si è formalizzato la proposta cittadina del "Comitato
per la difesa del Centro Popolare Experia" che vede la partecipazione
attiva di un rappresentante di tutte le associazioni e/o collettivi che
all’alba del 30 ottobre hanno partecipato e resistito attivamente allo
sgombero.
Questi gli obiettivi politici del Comitato:
1) fungere da referente formale e pubblico riguardo a tutte le iniziative politiche da sviluppare
2) fungere da coordinatore e catalizzatore per tutte le realtà e i soggetti che vogliono esprimere la loro solidarietà al CPO.
Queste le iniziative già individuate a cui si sta lavorando:
1) appello di solidarietà e che richiede l’apertura del Centro Popolare da far sottoscrivere a tutta la città;
2) petizione con raccolta firme da distribuire in tutti i quartieri della città;
3)
Incontro pubblico da effettuare martedì 10 novembre sul titolo
"Modalità e motivazioni della chiusura del Centro Popolare Experia" a
cui verranno invitati ufficialmente: Il direttore della Sovrintendenza
ai Beni Culturali Campo; Ass. Reg. Leanza; il Sindaco di Catania; il
Direttore dell’Ersu di Catania; il Prefetto e il Questore di Catania;
il Procuratore della Repubblica di Catania; Lo scopo di questo incontro
è quello di chiedere e smascherare ufficialmente le reali motivazioni
politiche di questo sgombero forzato e quello di esprimere anche la
nostra indignazione e rabbia verso l’uso della repressione per
cancellare un’esperienza politica e sociale forte e radicata in città;
4) la realizzazione di un manifesto da affiggere in città;
Chiediamo a tutti i militanti e sostenitori di fare riferimento a questo Comitato trasferendoci tutte le informazioni possibili.
Facciamo appello a:
–
tutti i fotografi che in tutti questi giorni hanno realizzato foto di
inviarci via mail o su supporto cd alcuni delle loro immagini in modo
da poter utilizzare sia nella comunicazione con la città;
– tutti i possessori di riprese video, che di fatto hanno inondato la rete, di fornirci una copia per la nostra documentazione;
– chiediamo a tutti coloro che sono avvocati di mettersi a disposizione per consigli e consulente legali;
–
chiediamo a tutti i giornalisti, associazioni, politici, lavoratori e
gente comune di fornirci e/o collaborare con noi alla costruzione di un
dossier sugli interessi politici ed economici sul quartiere Antico
Corso e sulla città di Catania: Quale riqualificazione territoriale e
per chi, e a quale prezzo?
Ulteriori informazioni:http://www.infoaut.org/palermo/