L’assemblea di facoltà di Lettere e Filosofia critica la riforma e chiede un consiglio di facoltà aperto

Riceviame e pubblichiamo:
Giovedì 12 novembre si è tenuta presso la Facoltà di Lettere e Filosofia un’assemblea con sospensione della didattica, convocata dalle tre principali liste di rappresentanza studentesca (Ateneo Studente, Lettere in agitazione e Lettere Rosse-Sinistra per..) allo scopo di promuovere una discussione sul DdL Gelmini di riforma dell’università.
Dalla discussione è emerso con forza il dissenso dell’assemblea al DdL, che introduce una forte ingerenza di enti esterni negli organi decisionali degli atenei, mina il diritto allo studio attraverso l’introduzione di borse di studio indipendenti dal reddito e legate ad un modello di meritocrazia perverso e controproducente, infine introduce un concorso per l’accesso all’insegnamento universitario su base nazionale, ma che nella sostanza non intacca l’attuale potere baronale.
L’assemblea ritiene inoltre che non sia possibile attuare una riforma "senza ulteriori oneri per la finanza pubblica" e chiede pertanto il reintegro dei tagli previsti dalla legge 133/09.
In risposta alla polemica sulla forma assembleare con sospensione della didattica mossa dalla lista Azione Universitaria- Studenti per la Libertà su "La Nazione" del 12-11-2009, l’assemblea rivendica con forza la sua legittimità e ribadisce l’importanza della sospensione della didattica affinché possa darsi un dibattito ampiamente partecipato su un tema capitale come il futuro dell’università. Auspica inoltre la convocazione a breve di un Consiglio di facoltà aperto che ponga all’ordine del giorno la discussione sul DdL Gelmini, come già proposto dal Preside Iacono.


Assemblea di Facoltà di Lettere e Filosofia
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