I bibliotecari dell’Ateneo pisano non sono più disposti a navigare a vista

Dopo la partecipata assemblea dell’altra settimana, dove si sono confrontati bibliotecari strutturati, esternalizzai e stabilizzandi, questo è il comunicato che è stato diramato ed inviato alla stampa.

Nella mattinata di mercoledì 25 novembre u.s., presso il Polo Fibonacci, si è svolta l’assemblea sindacale di tutti i lavoratori in servizio nelle Biblioteche e nell’Archivio dell’Ateneo pisano.
L’incontro, organizzato dai sindacati, con la partecipazione dell’Assemblea per la salvaguardia delle biblioteche, ha registrato una nutrita presenza di bibliotecari e, per la prima volta, la partecipazione dei lavoratori esternalizzati che hanno così potuto dare il proprio contributo al dibattito, facendo emergere come i tagli finanziari subiti e previsti potrebbero andare a colpire per primi questi lavoratori.

Nei diversi interventi, il personale delle biblioteche ha quindi denunciato più volte e a vario titolo la drammatica situazione che si sta affrontando nelle biblioteche dell’Ateneo che nel loro complesso compongono il Sistema Bibliotecario: la significativa riduzione delle risorse a disposizione delle biblioteche dell’Università per il 2009 non solo ha fatto diventare problematico persino l’acquisto di beni di consumo e di prima necessità, come cancelleria, lampadine e carta igienica, ma ha reso assai difficoltosa, se non addirittura impossibile, l’erogazione di servizi essenziali. Ad esempio, l’acquisto di materiale bibliografico, i servizi di prestito interbibliotecario e di fornitura articoli hanno subito necessariamente una forte contrazione, come mai si era registrata negli ultimi anni. Ulteriori riduzioni dei finanziamenti potrebbero mettere in discussione gli attuali orari di apertura e di servizio al pubblico, il rinnovo degli abbonamenti alle riviste cartacee ed elettroniche, nonché l’accesso a molte banche dati; in generale, renderebbero impossibile continuare a garantire quelli che finora sono stati servizi, risorse e strumenti fondamentali per l’espletamento delle attività istituzionali dell’Ateneo, quali sono la didattica e la ricerca.

Questa difficoltà a “tirare avanti” è ulteriormente aggravata dalla completa incertezza, ad oggi, circa le risorse disponibili per il 2010 e quindi dall’impossibilità a pianificare entrate ed uscite future: “navigare a vista” non è più sopportabile. In molti hanno rappresentato la preoccupazione che, senza interventi adeguati, si finisca per distruggere il tanto di buono costruito negli ultimi anni, ovvero un Sistema bibliotecario frutto di un non facile, ma necessario processo di trasformazione e svecchiamento che ha portato, da realtà bibliotecarie tra loro frammentate, disomogenee, inefficienti e in certi casi difficilmente accessibili e disperse all’interno dei Dipartimenti, alla creazione di veri e propri centri bibliotecari, erogatori di servizi e di conoscenze e gestiti secondo condivisi criteri di sistema, punti di riferimento per gli studenti oltre che per i docenti.
A fronte di tutto questo, i lavoratori riuniti in assemblea chiedono all’Università l’organizzazione di un incontro pubblico sulle biblioteche e il loro futuro, in cui si possano confrontare le molteplici realtà che partecipano al mondo delle biblioteche stesse a partire dai docenti e dagli studenti.

L’assemblea ha deciso anche, prendendo il testimone di quel Coordinamento che più di dieci anni fa ha dato un contributo determinante in termini di idee, proposte e azioni positive alla nascita e crescita del Sistema bibliotecario di ateneo, di costituire un Coordinamento dei lavoratori delle biblioteche quale strumento di analisi, monitoraggio, confronto ed elaborazione di proposte e iniziative.

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