Il 13 dicembre sarà ricordato come il giorno in cui un uomo mandò in ospedale il nostro Napoleone. Ma tra il 12 ed 13 dicembre in Italia è successo molto altro.
Possiamo dire che sono stati giorni molto tristi per la compagine governativa: ovunque siano andati hanno trovato gente comune, centri sociali, lavoratori e lavoratrici che contestavano. Non solo Berlusconi, ma tutti gli esponenti di una destra restauratrice e autoritaria.
Il 12 dicembre la celere ha pensato bene di tenere fuori (ci ha solo provato, fallendo) dalla piazza migliaia di persone che denunciavano le responsabilità della classe politica, dei servizi segreti e di tutte quelle autorità che sulla strage fascista di piazza fontana hanno taciuto e continuano a tacere.
Per chi chiedeva giustizia la risposta è stata il manganello (vedi Video 234).
Il 13 dicembre, giorno ormai noto per il caso Tarty, invece, alla gente comune che contestava i sorrisoni smaglianti del Berlusca, la risposta è venuta direttamente dalla gente del PDL che ha pensato bene di aggredire e picchiare chiunque attaccasse Silvietto (vedi video 1234).
Evidentemente il Governo è in imbarazzo, motivo per cui sta provando ad intimidire ogni forma di opposizione di piazza o addirittura virtuale.
A questo punto ci dovremmo chiedere cos’è la violenza e chi sono i violenti. Questa risposta in fin dei conti, a pensarci bene, già la conosciamo. Basta gurdarsi attorno
PS: La strage di Piazza Fontana è una strage di stato pagata dai padroni e firmata dai neofascisti. In TV l’ha detto qualcuno? Si Al-jazeera…..
C.Muraglione