Il Governo vuol chiudere Senzasoste.it per un editoriale su Berlusconi.

Riportiamo il comunicato redazionale di risposta alle parole di Baggiani che chiede di chiudere il giornale online per un articolo comparso nei giorni scorsi che si occupava di Berlusconi. Continua l’attacco a tutti i mezzi d’informazione indipendenti ed a tutti i social network non allineati alla stampa ufficiale:
Leggiamo con divertimento le parole di Baggiani che chiede a gran voce la chiusura del sito di Senza Soste per un commento redazionale al ferimento di Berlusconi. Questa presa di posizione, che a suo dire sarà seguita da un esposto
alle forze dell’ordine, non rispecchia altro che l’atteggiamento di
paura oltre che di intolleranza verso uno strumento come la rete che di
giorno in giorno logora il potere televisivo che per anni ha permesso a
Berlusconi di essere un monopolista dell’informazione. Mediaset infatti
ha permesso a personaggi grotteschi di assumere ruoli chiave nelle
istituzioni e mandare avanti in politica un codazzo di vassalli tanto
improbabili quanto ridicoli. Livorno ne è un chiaro esempio.
 
Secondo la curiosa concezione che Baggiani ha della politica e
della comunicazione mediatica, i continui titoli de La Padania (quotidiano del suo ex partito)
contro gli extracomunitari e tutti coloro che non sono bianchi, nordici, ricchi e ipocriti, costituiscono
un’incitazione alla violenza inferiore a quella che esprime la pura e semplice
constatazione che Berlusconi è un comune mortale?

 
Internet in ogni caso è riuscito a rompere il rapporto gerarchico fra
televisione e telespettatore e un sistema politico sempre più fragile
non può che temerlo. A Baggiani vorremmo ricordare che se lui prendesse
voti per quanti ingressi fa il nostro sito, a questo punto sarebbe
sindaco. Ma per fortuna lui nella politica livornese è solo un altro
dei tanti improbabili. Suggeriamo inoltre a Baggiani di ripassarsi
Walt Disney: la definizione di "apprendista stregone" rivolta a
Berlusconi sul nostro sito è tratta da "Fantasia", il celebre cartone
animato. Invece di un incitamento alla violenza si tratta di un
suggerimento alla visione di un classico dell’infanzia.

La redazione di Senza Soste

Questa voce è stata pubblicata in "Orrori" di Stampa. Contrassegna il permalink.