Avrebbe potuto essere una bella giornata di lotta quella di oggi in Calabria. Un lungo e bel corteo rumoroso e reattivo, carico di buoni presagi per gli appuntamenti a venire. Una piazza finale vivace e critica verso il portavoce della provincia di Reggio Calabria che per l’incapacità di questa istituzione (assieme a tutte le altre istituzioni locali dell’area) di darsi in questi anni, sull tema del ponte, una linea chiara e inequivoca è stata duramente contestato per tutta la durata del suo intervento.
Una bella giornata dicevamo, non fosse che, sempre da quel palco, alla fine di un bel discorso molto appassionato Franco Nisticò attivista politico 58enne di Badolato (piccolo centro della provincia di Catanzaro) è morto colto da un infarto.
Tragica fatalità si dice talvolta in casi simili. Non lo si può dire per la morte di oggi che anzi riassume in modo paradigmatico le assurdità della questione ponte (e più in generale della gestione dei nostri territori) . Oggi in piazza ad un apparato repressivo insensato faceva da contraltare la totale mancanza delle minime forme di tutela sanitaria, un’ostentata ed inutile dimostrazione di forza e l’assenza assoluta del necessario.
Unico presidio sanitario disponibile a Cannitello era infatti un mezzo della polizia, un furgoncino completamente privo di attrezzature medicali (niente defibrillatore ne ossigeno ne nulla) riattato con l’aggiunta di una barella a parodia di un’ambulanza con funzioni puramente scenografiche.
Inutili gli sforzi dei medici presenti nella piazza tra i manifestanti che hanno tentato, nella mezz’ora che le forze dell’ordine hanno impiegato a far percorrere all’ambulanza i pochi metri che lo separavano dal palco, a lungo un purtroppo inutile massaggio cardiaco.
Allontanatosi il mezzo di soccorso brevi momenti di tensione con le forze dell’ordine responsabili del delitto e dunque bersaglio della rabbia della piazza.
Quindi, quando dopo un paio d’ore è arrivata la notizia ufficiale della morte dall’ospedale, la chiusura definitiva della manifestazione con l’annullamento di tutti gli spettacoli previsti.
Dopo la grande manifestazione di quest’estate a Messina, il corteo contro il progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto che è sfilato per Villa San Giovanni quest’oggi ha costituito un’importante appuntamento dentro l’agenda di mobilitazione della Rete No Ponte calabrese e siciliana contro l’ennesima inutile e grande opera. Una manifestazione nazionale molto partecipata, almeno 15mila le persone in corteo, alla quale hanno partecipato i comitati a difesa del territorio della Calabria come della Sicilia, insieme a tutti coloro che sono arrivati da ancor più lontano. Progettualmente dicendo "Fermare i cantieri, lottare per le priorità", elaborando politicamente un discorso "con tanti si un solo No"!
Tratto da InfoAut.org
Articoli correlati:
19 Dicembre, corteo nazionale No Ponte.