Protesta contro i tagli alle biblioteche: firmato documento comune

Come ormai avveniva da due
settimane, giovedi sera la biblioteca di storia e filosofia sarebbe dovuta
rimanere aperta in segno di protesta per i drastici tagli all’orario di
apertura e degli orari di lavoro di 18 esternalizzati.

Giungono però minacce
dall’alto,pare che si voglia denunciare chi chiede di rimanere a studiare
qualche ora in più dopo cena, paradossale un ateneo che vuole denunciare i
propri studenti che esprimo il loro diritto di studiare qualche ora di più, e
meglio di quanto potrebbero fare in un’aula studio.

È così che nel pomeriggio di
giovedi il Presidente della Biblioteca di Storia e Filosofia , prof. Mauro
Ronzani,e la Direttrice della stessa biblioteca, Cinzia Bucchioni, decidono
finalmente di prendere posizione e unirsi alle proteste degli studenti,
scrivendo un comunicato comune , indirizzato anche all’attenzione del rettore
per denunciare “il disagio” che i nuovi tagli stanno arrecando alle biblioteche
universitarie pisane e a chi le frequenta.

Gli studenti decidono quindi
di non tenere aperta la biblioteca, ma di cercare di allargare il fronte
comune, sperando che questo possa essere di esempio anche per le altre
direttrici di biblioteca che troppo a lungo sono rimaste in silenzio davanti a
scelte che mortificano e impoveriscono anche il loro lavoro.

Dunque la protesta non si
arresta, gli studenti continueranno a rivendicare il loro diritto ad avere
biblioteche ben fornite e sempre aperte, e a difendere il lavoro di chi
contribuisce da anni a garantire un buon funzionamento di queste.

Sperano da oggi di non essere
più soli in questa protesta.

Di seguito il comunicato scritto a filosofia e storia.

"Il Presidente della Biblioteca di Filosofia e Storia Mauro Ronzani, la Direttrice della Biblioteca Cinzia Bucchioni e gli studenti che frequentano la struttura, che da settimane si stanno battendo contro i tagli al sistema bibliotecario, hanno firmato un documento comune, che chiede maggiori finanziamenti per le biblioteche.

 

 

Il Presidente, la Direttrice e gli studenti che studiano nella Biblioteca di Filosofia e Storia condividono il disagio provocato dalla diminuzione dei finanziamenti, che comporta una riduzione di tutti i servizi erogati dalle biblioteche d’ateneo, e in particolare la diminuzione dell’orario di apertura delle stesse. La fine dell’apertura serale della Biblioteca e la prospettiva di una riduzione degli acquisti di libri e periodici cartacei ha provocato una serie di azioni di protesta da parte degli studenti, dettate dalla giustificata preoccupazione riguardo alle condizioni di studio e di ricerca nella nostra Università. Questa preoccupazione non può non essere condivisa anche da quanti hanno la responsabilità della gestione della Biblioteca. Gli scriventi, abituati a lavorare con tranquillità e profitto nella Biblioteca, convengono sull’opportunità di non compiere atti che pregiudichino il clima di operosa convivenza che ha sempre contraddistinto questa struttura. Sottolineano che le Biblioteche dell’Università sono una ricchezza comune per l’Ateneo e per la cittadinanza e un servizio che gli studenti contribuiscono a finanziare attraverso le tasse universitarie. Osservano che i lavoratori esterni hanno fornito in questi anni un contributo determinante al funzionamento delle Biblioteche e considerano legittima la loro aspettativa di conservare orari di lavoro tali da consentire un’esistenza dignitosa; aspettativa che nella situazione attuale non è garantita. Auspicano che le prospettive di maggior finanziamento delle biblioteche emerse nelle trattative in corso trovino espressione concreta in sede di assestamento del bilancio dell’Ateneo.
Auspicano infine che nel nostro Ateneo si apra un confronto pubblico e condiviso sul destino delle Biblioteche.
Pisa, 18 febbraio 2010."

Leila per aut-aut

 

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