Di seguito il comunicato stampa del 3 Luglio 2008 del Comitato Verità e Giustizia per Marcello Lonzi: A 5
anni dalla morte violenta di Marcello Lonzi nel carcere "Le Sughere"
di Livorno, tra silenzi ed omertà, anche il sostituto procuratore di Livorno, dott.
Antonio Giaconi, paventa la possibilità di un pestaggio quale concausa della
morte. Dopo una prima archiviazione e la riapertura dell’inchiesta, si sono
aggiunte nuove testimonianze di ex detenuti, mai ascoltati nelle precedenti
indagini, archiviate frettolosamente dall’ex procuratore Pennisi.
La
riapertura dell’inchiesta nel 2007 è stata ottenuta solo grazie alla caparbietà
della madre, Maria Ciuffi. Infatti, nonostante l’indigenza in cui vive dopo la
perdita dell’unico figlio, attraverso scioperi della fame, presidi davanti la
procura e davanti al carcere e continue interpellanze, ha infine ottenuto nel
2006 la riesumazione della salma di Marcello. Conseguentemente ad essa nuove
perizie hanno evidenziato numerose fratture costali, la frattura dello sterno
ed altri inequivocabili indizi "stranamente" omessi nella precedente
perizia. Tutto ciò ha portato alla riapertura dell’inchiesta ancora in corso.
Da
segnalare anche il "tentato suicidio", avvenuto pochi giorni dopo la
sua deposizione davanti al procuratore, dell’infermiera che era in servizio la
notte in cui morì Marcello e che per prima lo soccorse.
Nel 5°
anniversario della morte di Marcello, sabato 12 luglio ci ritroveremo insieme
alla madre davanti all’ingresso del carcere "Le Sughere" di Livorno a
partire dalle ore 18.00 per ricordare Marcello, avere verità e giustizia,
squarciare il velo di omertà e impunità, evitare che altri detenuti subiscano
in futuro il "trattamento" che ha ucciso Marcello.
Comitato Verità e Giustizia per Marcello Lonzi
Articoli precedenti:
Caso Lonzi: gli indagati sono due. L’ex compagno di cella ha detto il falso