Pisa – Nuovo incidente sul lavoro
in città. In via San Ranierino un operaio edile di 43 anni è caduto in una buca
profonda tre metri. L’uomo lavorava in una ditta edile privata che sta
ristrutturando un immobile. Una volta soccorso l’uomo di origine calcesana ha
riportato la frattura della tibia e del perone e ne avrà per quaranta giorni.
L’Azienda Sanitaria ha aperto un’inchiesta.
La situazione sui cantieri edili
nella provincia pisana, come in tutta la Toscana, per quanto concerne la sicurezza è
grave. Basta vedere un qualsiasi cantiere in città per capire come le basilari
norme a tutela del lavoro siano trascurate. Alle statistiche sugli infortuni
vanno aggiunte quelle mai denunciate per timore di perdere il lavoro. Nel
settore edile la manodopera migrante, per esempio, è sempre maggiore, ed i casi
di operai infortunati che non denunciano è una dura realtà. Il ricatto del
lavoro, legato ad una precarietà del proprio status di immigrato rende
l’infortunio un ostacolo alla permanenza in Italia. Farsi male sul posto di
lavoro, per italiani e non, diventa un problema enorme, che ricade, nella
maggior parte dei casi su ogni singolo lavoratore e lavoratrice. I controlli
sono pochi e si segnalano frequenti casi di commistione tra chi controlla e chi
è controllato. Il Prodotto Interno Lordo ha bisogno di questo per condurre
l’Italia verso lo sviluppo economico, che però sicuramente, non si può definire
sostenibile.