Le donne in presidio alla Guardia Medica: “vogliamo la pillola del giorno dopo”

Pisa – Il collettivo LeGrif , “la casa delle donne” e Arcilesbiche-Pisa si sono riunite in presidio davanti la
guardia medica che si è rifiutata di prescrivere la pillola del giorno dopo. Più
di cinquanta persone hanno “banchettato” con colazioni e aperitivi nel pomeriggio,
ed hanno aspettato l’arrivo dei medici.

Dinnanzi all’imponente
schieramento di forze dell’ordine, le donne sono entrate una per volta nell’ambulatorio
e provocatoriamente hanno chiesto di poter usufruire della pillola. L’iniziativa
è stata promossa in quanto molti medici, operanti presso le Guardie mediche, si
sono rifiutati di prescrivere la pillola del giorno dopo trincerandosi dietro
preconcetti etici (di obiettori si parla). Dopo aspre polemiche che in città
sono scoppiate per il caso, che non è il primo e probabilmente nemmeno l’ultimo,
si aspettano le conseguenze delle varie querele, denunce e sanzioni. I servizi
di Guardia medica vanno difesi per la funzione che svolgono in città. E’
necessario, intanto, che dall’alto arrivi un segnale forte che individui i
responsabili e faccia in modo che non succeda più.  Ma come può essere compatibile una cieca
obiezione con un servizio “avamposto” nei territori? Non lo è, per cui i medici
che firmano appelli e si dichiarano obiettori, forse,  dovrebbero andare a lavorare
altrove, in reparti in cui vi sia compatibilità.

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