Pisa: A Pisa circa 26mila migranti. 5mila quelli non in regola. La Bossi Fini ha fallito.

Pisa – Sono stati diffusi i dati
circa la popolazione migrante a Pisa. Secondo l’osservatorio per le politiche
sociali gli “stranieri” nel 2006 presenti sul territorio provinciale erano
circa 22 mila. Nel 2007 l’università di Milano Bicocca attestava il dato a
circa 26mila, ovvero il 15% in più. La componente non in regola, invece, è di
circa 5mila. A Pisa vi sarebbe un “clandestino” su cinque. Questa ricerca è
stata realizzata utilizzando i dati relativi al decreto flussi del dicembre
2007. I cosiddetti irregolari sono tutti uomini e donne che lavorano come
Badanti, colf, operai etc.., ovvero sono persone che non delinquono e sono
semplicemente rimasti fuori dalla graduatoria predisposta dalla legge
Bossi-Fini. Infatti, solo 170mila migranti sono riusciti a regolarizzarsi su
tutto il territorio nazionale, nonostante le domande fossero molte di più. Più
volte già erano state messe in evidenza le contraddizioni di una
regolarizzazione che non teneva conto della reale situazione. In Italia vi sono
centinaia di migliaia di migranti che lavorano onestamente e che, però, non
sono nelle condizioni di porre in essere una regolarizzazione. La stessa
condizione di clandestinità, è frutto di una politica incapace di leggere il
reale stato delle cose. Il clandestino, categoria del tutto impropria, esiste
in quanto esiste una legge che prevede la repressione del fenomeno come
elemento cardine della propria linea di condotta. In questi giorni il nuovo
governo sta elaborando un decreto legge che inasprisce le sanzioni per i migranti
irregolari (extracomunitari e comunitari dell’est Europa). La clandestinità
come reato è il cavallo di battaglia della nuova fase di Reazione della destra
in parlamento, ed il CPT vorrebbe essere lo strumento di controllo e
repressione. Ma tutti coloro che lavorano sul territorio che fine faranno? La
badante che “guarda” la vecchietta e che viene pagata dalla figlia della
signora (che ha altro da fare…) e che magari ha pure votato per il Partito di
Governo, che fine farà? 

In questo clima si consuma
l’attacco ad una comunità che da secoli si trova ad essere umiliata e braccata,
la comunità Rom. Anche a Pisa l’ondata razzista sembra aver colpito
l’amministrazione. Il nuovo sceriffo della città ha iniziato il suo mandato
prendendosela con mendicanti e rom. Anche se le Politiche Sociali affermano di
contenere il fenomeno tramite alcuni progetti (ad esempio città sottili), con
costi tutto sommato accettabili, la caccia ai campi Rom (definiti abusivi)
continua inseguendo gli allarmi che i media quotidianamente propinano sulle
prime pagine. Secondo i giornali vi sarebbero 7 campi Rom che impauriscono e
depredano interi quartieri (Cep, Putignano, Ospedaletto). E ciò anche se i dati
sulla microcriminalità sono in netta diminuzione.

 Nessuno ormai parla più di accoglienza e
solidarietà, servizi e diritti. Ma quando la politica risponderà anche di
questo? Solo allora sarà risolto il problema della clandestinità. Ovvero quando
non esisterà più il la figura del clandestino. 
L’unica soluzione è la regolarizzazione di tutti coloro che vivono e
lavorano su questa sponda del Mediterraneo.

Bucarest contro il ‘pacchetto Maroni’: no
alla xenofobia verso i romeni in Italia.

 La Libia non fermerà più gli sbarchi. La
Lega alza barricate in difesa del razzismo di Calderoli.

 Pisa- Flussi 2007 sono uscite le quote
nella provincia di Pisa.

 Decreto Flussi 2007 – Petizione per
l’accoglimento di tutte le domande inviate

 La Regione: Diminuiti I Campi Rom, La
Residenza Un Diritto Negato

 Denunciati
25 rom per "occupazione suolo pubblico" alle Bocchette

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