Anche Medici senza frontiere condanna l’introduzione del reato di immigrazione clandestina.

Medici senza frontiere e’ contraria all’introduzione del reato di immigrazione clandestina, prevista dal ddl all’interno del pacchetto sicurezza predisposto dal governo. Lo hanno detto in una conferenza stampa a Roma il direttore generale, Kostas Moschochoritis e il responsabile dei progetti di Msf in Italia, Loris De Filippi.
  
Se la clandestinita’ diventasse un reato, hanno spiegato, si creerebbe "un esercito di persone penalmente perseguibili" che andrebbero, per di piu’, ad affollare le carceri italiane gia’ stracolme di detenuti. "In base ai dati forniti dal Ministero dell’interno – ha denunciato De Filippi – oggi in Italia sarebbero presenti oltre 500 mila migranti irregolari rimasti esclusi dall’ultima domanda per ottenere il permesso di soggiorno, prevista dal cosiddetto decreto flussi del novembre 2007. Persone che si sono, in pratica, autodenunciate e che
quindi sarebbero a rischio di espulsione. A questi vanno aggiunti tutti quelli che non hanno mai presentato domanda ma sono presenti sul territorio italiano".
  
Msf teme, giustamente, che l’introduzione del reato di immigrazione clandestina possa ulteriormente esacerbare la situazione di sfruttamento dei migranti irregolari impiegati come lavoratori stagionali, rendendoli ancora piu’ vulnerabili di fronte a fenomeni di abuso e di sfruttamento.

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