I diritti negati alle persone diversamente abili.

Riportiamo di seguito il comunicato stampa dei lavoratori e lavoratrici dell’assistenza specialistica:
Ancora una volta ci troviamo di fronte a un travagliato (per usare un eufemismo) inizio di anno scolastico. Siamo infatti di fronte ad una progressiva erosione del diritto all’apprendimento, alla socialità, all’integrazione sociale, all’autonomia dei soggetti diversamente abili in età evolutiva, così come peraltro stabilito dalla legge quadro 104/92.

Quest’anno, infatti, i tagli alle cattedre del sostegno (13 in meno, come da dati dell’ufficio scolastico provinciale) vengono a convergere con i tagli, di cui non è ancora dato di conoscere l’entità, all’assistenza specialistica, che costituisce un altrettanto importante ausilio alla loro autonomia.

Una assistenza che negli anni è stata garantita dai lavoratori e dalle lavoratrici delle cooperative sociali, con contratti a termine e senza nessuna garanzia di continuità.

Tagliare questi servizi significa decretare l’impossibilità di creare percorsi formativi adeguati, che puntino alle potenzialità dei soggetti disabili e concorrano al loro sviluppo. Significa lasciare sempre più soli bambini e ragazzi per larga parte della giornata, salvo rarissimi casi; significa trascurare anche i loro bisogni fondamentali, compresi quelli “fisici”. Significa decretare che lo Stato, le Regioni, i Comuni, reputano uno “spreco” tutto il lavoro svolto in questi anni da docenti e operatori, un prezioso lavoro d’equipè che non può più essere garantito nella sua continuità.

Al di là delle pesanti ricadute in termini occupazionali, riteniamo inaccettabili quindi questi "tagli" per il tipo di scuola e società che prefigurano.

Invitiamo genitori, docenti e tutti i soggetti interessati ad unirsi per creare un percorso di efficace opposizione.

Lavoratori e lavoratrici dell’assistenza specialistica

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