Pisa – Centinaia di persone, migranti, studenti, precari si sono riunite in presidio sotto la Torre pendente. Uniti dal rifiuto della politica securitaria xenofoba e razzista che imperversa a Pisa come nel resto d’Italia, hanno dato vita a qualcosa di mai visto in città: finalmente anche i migranti si sono proposti alla città come parte attiva, hanno costruito un momento di lotta importante per la vita della città.
Mancavano in pochi in piazza e sicuramente Filippelli (?) dovrà confrontarsi con questa realtà. Non solo "vu cumprà", ma soggetti titolari di diritti inviolabili. Dopo le tante campagne mediatiche e gli episodi di violenza che hanno visto polizia e vigili urbani intervenire con arroganza nelle strade così come nelle abitazioni fatiscenti che gli italiani gli affittano a nero, la città ha risposto al meglio. Le comunità migranti con questo presidio hanno vinto una battaglia importante contro chi tende a nascondere la verità, quella fatta di violenze e usurpazioni che i migranti devono subire quotidianamente nell’indifferenza generale. La città di Pisa da oggi è più ricca. Più di 300 persone contro il razzismo, e va premiata la tenacia con cui i promotori di questa giornata hanno costruito il presidio. Non erano presenti, paradossalmente, partiti politici, e questo deve assolutamente far riflettere. Il presidio si è concluso senza problemi, nonostante la forte presenza di forze dell’ordine, con una promessa: la battaglia è solo all’inizio e la lotta deve continuare.
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