PISTOIA. Inaugurazione del Circolo Agogè, di ispirazione neofascista, in via di porta San Marco e presidio antifascista in piazza San Lorenzo: a separarli ieri pomeriggio solo poche centinaia di metri e un nutrito schieramento di polizia. Unico momento di tensione, poco dopo le 18, quando due esponenti del circolo si sono avvicinati al presidio in piazza San Lorenzo intonando slogan neofascisti.
Immediata la reazione di alcuni ragazzi del presidio che hanno cercato di rincorrerli. Un momento di tensione che è rimasto, comunque, un episodio isolato. Il fatto saliente della giornata è stata l’inaugurazione in via Porta San Marco 161 del circolo Agogè, sede dell’associazione Casa Pound Italia, nata ufficialmente lo scorso giugno dalla scissione da Fiamma Tricolore, ma operativa a Roma già dal 2003.
«Ci definiamo fascisti del terzo millennio – spiega Lorenzo Berti responsabile provinciale di Casa Pound Italia- infatti non ci consideriamo né di destra né di sinistra. Solo nella giornata di oggi pensiamo di arrivare già a un centinaio di nuovi tesseramenti».
«Pistoia può essere una realtà fertile per la nostra attività – afferma Simone Di Stefano, segretario nazionale Casa Pound Italia – perché anche nelle città tranquille non mancano i problemi e le situazioni difficili». In Toscana, Pistoia e Arezzo sono le uniche città ad avere una sede fissa di Casa Pound Italia.
Ma molti, nel quartiere di San Marco ieri pomeriggio hanno voluto manifestare il loro dissenso per l’apertura del circolo che si ispira a idee neofasciste. Già il sindaco Berti aveva espresso «amarezza e profonda preoccupazione». Tra le oltre 80 persone in piazza San Lorenzo, a manifestare c’era anche Marcello Ieri, un ex partigiano della Brigata Bozzi. «Avevo 16 anni quando combattevo contro il fascismo: abbiamo rischiato la vita per qualcosa di grande, non per arrivare dopo mezzo secolo a vedere queste cose».
«Il mio segno di protesta – aggiunge Renzo Corsini, presidente dell’Anpi – è stato quello di portare una rosa sul monumento di piazza San Lorenzo dedicato ai sei civili uccisi dai nazisti il 12 settembre ’43 a Pistoia. I ragazzi che oggi hanno inaugurato il circolo in San Marco non sanno cosa è successo allora. Forse avremmo dovuto coltivare di più e più a lungo la cultura dell’antifascismo».
Al presidio, organizzato dalla Rete antifascista Pistoia-Agliana-Prato ha partecipato anche Marco Vettori, presidente del consiglio comunale. «Sono qui in veste privata, ma penso anche che le istituzioni e i partiti debbano mobilitarsi per creare nuove occasioni di aggregazione e informazione per sensibilizzare sul tema dell’antifascismo».
Immediata la reazione di alcuni ragazzi del presidio che hanno cercato di rincorrerli. Un momento di tensione che è rimasto, comunque, un episodio isolato. Il fatto saliente della giornata è stata l’inaugurazione in via Porta San Marco 161 del circolo Agogè, sede dell’associazione Casa Pound Italia, nata ufficialmente lo scorso giugno dalla scissione da Fiamma Tricolore, ma operativa a Roma già dal 2003.
«Ci definiamo fascisti del terzo millennio – spiega Lorenzo Berti responsabile provinciale di Casa Pound Italia- infatti non ci consideriamo né di destra né di sinistra. Solo nella giornata di oggi pensiamo di arrivare già a un centinaio di nuovi tesseramenti».
«Pistoia può essere una realtà fertile per la nostra attività – afferma Simone Di Stefano, segretario nazionale Casa Pound Italia – perché anche nelle città tranquille non mancano i problemi e le situazioni difficili». In Toscana, Pistoia e Arezzo sono le uniche città ad avere una sede fissa di Casa Pound Italia.
Ma molti, nel quartiere di San Marco ieri pomeriggio hanno voluto manifestare il loro dissenso per l’apertura del circolo che si ispira a idee neofasciste. Già il sindaco Berti aveva espresso «amarezza e profonda preoccupazione». Tra le oltre 80 persone in piazza San Lorenzo, a manifestare c’era anche Marcello Ieri, un ex partigiano della Brigata Bozzi. «Avevo 16 anni quando combattevo contro il fascismo: abbiamo rischiato la vita per qualcosa di grande, non per arrivare dopo mezzo secolo a vedere queste cose».
«Il mio segno di protesta – aggiunge Renzo Corsini, presidente dell’Anpi – è stato quello di portare una rosa sul monumento di piazza San Lorenzo dedicato ai sei civili uccisi dai nazisti il 12 settembre ’43 a Pistoia. I ragazzi che oggi hanno inaugurato il circolo in San Marco non sanno cosa è successo allora. Forse avremmo dovuto coltivare di più e più a lungo la cultura dell’antifascismo».
Al presidio, organizzato dalla Rete antifascista Pistoia-Agliana-Prato ha partecipato anche Marco Vettori, presidente del consiglio comunale. «Sono qui in veste privata, ma penso anche che le istituzioni e i partiti debbano mobilitarsi per creare nuove occasioni di aggregazione e informazione per sensibilizzare sul tema dell’antifascismo».
Fonte: Il Tirreno – Pistoia