DL Gelmini approvato al Senato. Scontri a Roma: Blocco studentesco contro i manifestanti.

Approvato in via definitiva, con 164 voti a favore, 134 contrari e 3 astenuti il dl Gelmini. "La scuola cambia. Si torna alla scuola della serietà, del merito e dell’educazione", ha commentato il ministro dell’Istruzione annunciando "entro una settimana il piano sull’università". Intanto la protesta studentesca non si ferma.
 
ROMA Prima un’aggressione isolata partita dagli studenti di destra per
guadagnare la testa del presidio. Poi veri scontri, con tanto di lancio
di tavolini, in piazza Navona, a pochi passi dal Senato, tra studenti
di estrema destra e di sinistra, davanti ai turisti impauriti e
l’immediata serrata dei negozi. Gli scontri si sono scatenati
all’arrivo degli studenti del corteo degli universitari. Prima dell’ingresso in piazza c’erano stati
momenti di tensione perché le forze dell’ordine, avevano creato una
barriera. Poi dopo una trattativa il cordone delle forze dell’ordine ha
permesso il passaggio degli universitari, circa 400, che hanno sfilato
con le mani alzate. Subito dopo gli studenti si sono avvicinati al
camioncino attorno al quale erano radunati i ragazzi di "Blocco
Studentesco", di destra, e sono nati gli scontri. Per picchiarsi hanno
usato anche tavolini e sedie dei bar circostanti. Poi la polizia ha
formato un cordone per dividere le due fazioni.
 
Tre ragazzi sarebbero rimasti feriti. A riferirlo e’ l’Unione degli
Studenti (Uds). Secondo Uds "un gruppo di estrema destra" avrebbe
cercato di mettersi in testa al corteo ”provocando il ferimento di due
studenti che hanno riportato traumi alla testa e di un ragazzo ferito
all’orecchio”. La polizia ha arrestato 14 studenti di destra, per resistenza e lesioni. I giovani, ai quali sono stati sequestrati bastoni e cinghie, sono stati portati via su un cellulare della polizia al primo distretto – commissariato 3.Secondo le prime informaziono sarebbero tutti aderenti a Blocco studentesca.
 
Secondo l’Unione degli Studenti a Piazza Navona ci sarebbero stati oltre 50 mila studenti.
Dopo gli scontri, gli studenti rimasti a manifestare, alcune centinaia, hanno deciso di lasciare la piazza per dirigersi in corteo verso l’università. Qui, in serata, ma l’orario è ancora da definire, i collettivi terranno una sorta di conferenza stampa per spiegare la loro versione dell’accaduto. Piazza Navona quindi si sta lentamente svuotando: le forze dell’ordine presidiano in ogni caso le vie adiacenti. Gli studenti
dell’ateneo di Roma hanno invitato tutti gli studenti, anche quelli dei
licei, a partecipare all’assemblea che si terrà all’universita’.
 
MILANO Sono diversi i cortei studenteschi che hanno invadendo le strade di Milano per protestare contro la riforma della scuola voluta dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. L’ultimo corteo con oltre mille studenti dell’universita’ statale e’ partito alle 12 dalla sede di Festa del Perdono per raggiungere gli altri manifestanti che hanno sfilato da largo Cairoli fino a San Babila e ancora lungo le arterie principali del traffico milanese. Due studenti, che partecipavano al corteo non autorizzato che da Largo
Cairoli si è mosso verso il centro di Milano, hanno denunciato di
essere stati "caricati a colpi di manganelli dagli agenti della
polizia" all’angolo di piazza Filippo Meda e Via San Paolo.
 
Incuranti della pioggia gli studenti continuano a urlare slogan contro il ministro Gelmini. Ad aprire il corteo e’ un grande striscione rosso con la scritta "Contro la legge 133. Occupiamoci dell’universita’".
Il corteo degli studenti, circa 2000 , è stato bloccato dalla polizia in via Conservatorio verso le 12.30. I ragazzi hanno lanciato un fumogeno contro gli agenti e, scortati, hanno deviato in via Mascagni.
Secondo quanto spiega la polizia locale, i cortei improvvisati stanno creando gravi disagi al lavoro degli agenti che faticano anche a raggiungere le zone dove i manifestanti decidono, improvvisamente, di spostarsi. A complicare la situazione, la pioggia. Al momento(ore 13) sono due i cortei: uno in zona Loreto Buenos Aires e l’altro verso la prefettura.
 
NAPOLI A Napoli migliaia di universitari, studenti di scuole medie e superiori stanno affollando piazza Plebiscito. Dalle strade del centro della città, i vari cortei in corso da questa mattina stanno ancora confluendo nella piazza dove si svolgerà, a breve, un’assemblea. A manifestare non solo ragazzi, ma anche docenti, ricercatori e dottorandi di tutta la provincia. Traffico paralizzato in centro e paralisi totale in varie zone della città. Secondo gli organizzatori a protestare ci sarebbero 10-20mila persone.

 

IL REGNO DELL’ASSURDO "Siamo stati di manica larga". Lo ha detto il premier Silvio
Berlusconi, parlando a Confcommercio e riferendosi alle proteste del
mondo della scuola. "Abbiamo detto: manifestate come volete, dove
volete, ma non potete impedire a chi vuole studiare e a chi vuole
insegnare di esercitare il proprio diritto". Il premier ha aggiunto che
solo per aver detto questo è stato frainteso dalla stampa. Sempre
riferendosi alle contestazioni, Berlusconi ha sottolineato: "Possono
manifestare, ma mi dispiace che manifestino contro cose che non
esistono. Per la scuola elementare abbiamo fatto le scelte del buon
padre di famiglia". Rispetto a chi dice che non ci sarà il tempo pieno,
il premier replica: "E’ assolutamente il contrario, ci sarà il 50% di
classi in più che potranno fare il doposcuola".

"Bene,
è stato un voto che è andato come è logico che andasse: spiace solo
vedere tanti ragazzi ingannati e presi in giro dalla sinistra", ha
detto ancora Berlusconi.
 
fonti: Repubblica, Reuters, Ansa
Questa voce è stata pubblicata in Mobilitazioni, Scuola e Università. Contrassegna il permalink.