Piaggio: Colaninno va in Vietnam mentre a Pontedera la crisi si accentua.

Mentre a Pontedera negli stabilimenti quasi vuoti gli operai protestano e fanno sciopero per un pò di aumento, e mentre gli interinali e gli operai a tempo detrminato sono a casa già da un mese, la Piaggio inaugura uno stabilimento in Vietnam, raggiungendo il primato del più importante investimento italiano nel paese. Sarà il presidente Roberto Colaninno a ‘tagliare il nastro’ del nuovo insediamento industriale, in partenza con i rappresentanti di governo e Confindustria per la missione che porterà dal 4 al 7 novembre oltre 150 imprenditori italiani ad Hanoi.
A guidare la missione dei rampanti capitalisti nostrani sarà il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola accompagnato dal sottosegretario Adolfo Urso. Per l’Ice sara’ presente il presidente Umberto Vattani. L’Abi interverra’ con il presidente Corrado Faissola e il direttore centrale Domenico Santececca. I due accompagneranno i rappresentanti di 11 banche, che nonostante siano in odor di fallimento proporranno investimenti nel sud est asiatico. Ad accompagnare le imprese vi saranno il vicepresidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione Paolo Zegna e Cesare Trevisani vicepresidente per le infrastrutture la logistica e la mobilita’. Banche e speculatori tutti insieme felici in Vietnam, mentre a Pontedera si chiudono le linee. Un giovane operaio migrante racconta il suo travaglio: da 5 anni anni lavora sei o sette mesi l’anno, ha una bimba di pochi mesi  e nessuna garanzia dalla Piaggio, che sistematicamente a settembre non rinnova i contratti precari. Perchè? Lo stesso giovane operaio racconta che prima i motori li assemblavano in fabbrica mentre ora arrivano già fatti dalla Cina e loro li montano solo sui mezzi. Sarà, ma che dopo la Cina ci sia il Vietnam non è una bella consolazione. Quindi Colaninno investe in Piaggio in Vietnam, investe in Cai-Alitalia e non ha i soldi per dare ai lavoratori di Pontedera ciò che il cotratto prevede. Misteri della fede. La vertenza è aperta, speriamo solo che per gli incontri non si debba arrivare ad Hanoi.
 
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