Sostanze stupefacenti: Arrestato un giovane universitario per cannabis.

 Pisa – La cannabis è ancora al centro delle attenzioni dei media e delle forze dell’ordine. Nel giro di due giorni sono emerse tutte le contraddizioni di una politica, quella sulle sostanze psico-attive, del tutto incentrata sulla repressione di del fenomeno, che nonostante tutto è stato, è e sarà di massa.

Così da una parte l’Aduc, l’associazione diritti utenti e consumatori, riferisce il contenuto di un pronunciamento della Corte d’Appello di Firenze che ha annullato la condanna in primo grado al gestore di un negozio on-line per istigazione all’uso illecito di stupefacenti.

La vendita sarebbe protetta dall’art. 21 della Costituzione, che tutela la liberta’ di espressione. Per cui vendere online semi di cannabis e materiale per la coltivazione non e’ reato; dall’altra è stato arrestato uno studente fuorisede campano di 22 anni con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo un controllo effettuato su un giovane da agenti delle volanti, la polizia sarebbe arrivata all’appartamento.

Il giovane “amico” avrebbe fatto il nome del cosiddetto pusher. “Durante la perquisizione gli agenti hanno trovato una cabina dotata di lampade alogene dove venivano colpivate tre piante di marijuana ma anche un etto di infiorescenze di stupefacente (ricche di principio attivo), un bilancino di precisione e 50 contenitori in vetro per lo spaccio. Il giovane studente campano di 22 anni è stato arrestato con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, l’amico fermato per strada dalla polizia è stato invece segnalato alla Prefettura.” (canale 50)

Senza voler entrare nel merito della liceità dell’utilizzo della cannabis (sia uso terapeutico che ludico), la domanda che bisognerebbe porsi è questa: meglio comprare la “merdaccia” del “sistema” in strada o è meglio farsela e fumarsela senza dover chiedere niente a nessuno?

 Punto primo: la cannabis dovrebbe essere liberalizzata, punto secondo: se non vuoi dare soldi alla malavita te la devi fare da solo. E siccome in Italia come nel mondo il proibizionismo ha creato solo danni ed emarginazione, forse sarebbe il caso di puntare sulle autoproduzioni di qualità.

Meno soldi alle mafie e meno giovani in galera.

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