PARIGI – Ha avuto paura anche Francois-Henri Pinault, il patron del
lusso PPR, bloccato per un’ora dai suoi dipendenti dentro un taxi. L’ha
liberato la polizia facendo filare via la Renault nera inseguita dai
fischi dei lavoratori. Notte in fabbrica per i vertici di Caterpillar,
invece, con i dimostranti che hanno liberato solo uno dei cinque
ostaggi perché sofferente di cuore. Rischia di dilagare la rivolta in
Francia, dove i lavoratori non accettano più annunci di tagli di posti
di lavoro a centinaia come se niente fosse. Tanto meno li accettano
quando l’azienda interessata spartisce ancora utili al vertice mentre
opera in modo "preventivo" alla base.
L’erede dell’impero
Pinault, in completo grigio, sul sedile posteriore del taxi, dietro al
conducente, dava l’impressione di parlare piuttosto tranquillamente al
cellulare, mentre tutt’intorno a lui era uno sventolare di bandiere
rosse del sindacato, di striscioni, di cartelli. I dipendenti della
Fnac e di Conforama, due dei marchi più colpiti dalla crisi, gridavano,
circondavano il taxi, chiedevano ragione di un "piano di economie" nel
gruppo PPR, uno dei giganti mondiali del lusso e della distribuzione,
che dovrebbe concludersi con l’annuncio di un taglio di 1.200 posti.
"Poco
tempo fa non sembrava che la situazione fosse così marcia" gridava un
ragazzo, con il giubbotto dei commessi della Fnac, infilandosi con la
testa attraverso il finestrino del taxi. Dopo 55 minuti di grande
tensione, la polizia accorsa in forze nella zona di Javel, il quartiere
industriale sulla Senna al di là della Tour Eiffel, è intervenuta –
piuttosto duramente – consentendo al taxi di ripartire con il suo
passeggero eccellente. Meno fortuna hanno avuto finora i dirigenti
della filiale francese di Caterpillar, fabbricante americano di
macchinari per i cantieri edili con sede a Grenoble: da stamattina sono
ostaggio dei lavoratori esasperati dalla prospettiva di 733
licenziamenti su un totale di 2.800 dipendenti.
In serata
soltanto uno di loro, il direttore delle Risorse umane, Maurice Petit,
è stato rilasciato per motivi di salute: "é malato di cuore, è un
essere umano" ha detto, per convincere i lavoratori, il delegato della
Cgt, il sindacato comunista. A fatica c’é riuscito, e poco dopo Petit,
a testa bassa, è uscito dalla fabbrica sommerso dai fischi. Poco prima,
la casa madre americana, che pure ha annunciato che sopprimerà 25.000
posti nel mondo, aveva fatto sapere che mantenere il sito di Grenoble è
una "priorità assoluta", esprimendo rammarico per l’azione di una
"piccola minoranza".
Non c’é l’impressione, in Francia, che lo
stato d’animo esacerbato sia un sentimento minoritario fra i dipendenti
a rischio licenziamento o cassa integrazione. Dopo Sony France e 3M, i
primi casi di sequestro di dirigenti, tocca ora a Caterpillar e, per
un’ora, addirittura a Pinault. Giovani, uomini di mezz’età, donne, le
immagini dei siti in rivolta contro "una crisi che non tutti subiscono"
– come ha commentato Jean-Michel Denis, ricercatore al Centro di studi
del lavoro – tutti si trasformano in rivoltosi, pronti a tutto, a
sfidare la polizia o a tener sequestrati dirigenti. Impressionanti le
immagini mostrate in tv più volte del direttore della fabbrica di
batterie per auto Fulmen, trascinato a forza, per le braccia, in un
corteo di protesta dei lavoratori. Occhi bassi, sulla giacca scura la
t-shirt dei manifestanti, infilata a forza, che lui tenta invano di
togliersi.
Il ‘sequestro’ di Francois-Henri Pinault, patron del gruppo PPR, leader
del lusso, è il secondo episodio del genere di oggi, il quarto nelle
ultime tre settimane in Francia.
– 12/3: l’amministratore
delegato di Sony France, Serge Foucher, viene trattenuto per tutta la
notte dai suoi dipendenti all’interno dell’impianto di
Pontnox-sur-l’Adour. I salariati protestavano per la prevista chiusura
della fabbrica. Foucher si era recato in azienda per incontrare i 311
dipendenti.
– 25/3: dura 30 ore il sequestro di Luc Rousselet,
direttore della filiale francese dell’azienda chimica americana 3M.
Bloccato il martedì pomeriggio all’interno della fabbrica di Pithivers,
nel dipartimento del Loiret, il manager è stato liberato l’indomani
sera attorno a mezzanotte. Gli operai contestavano un piano di
ristrutturazione che prevede la soppressione di 110 posti di lavoro su
un totale di 235.
– 31/3: quattro dirigenti della Caterpillar,
gruppo americano per la produzione di macchine per il movimento terra,
vengono trattenuti dagli operai nell’ufficio del direttore. E’ un
sindacalista a darne notizia alla stampa.
– 31/3: il patron
del gruppo del lusso Ppr, Francois-Henri Pinault, viene bloccato in un
taxi a Parigi da un centinaio di dipendenti dei magazzini Fnac e
Conforama. Viene liberato dopo un’ora dalla polizia.
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