PITHIVIERS (Francia) – E’ stato liberato in nottata il direttore della filiale francese dell’azienda farmaceutica americana 3M, sequestrato martedì pomeriggio da operai in sciopero nella fabbrica situata a Pithiviers, nella Francia centrale.
Il manager, Luc Rousselet, ha lasciato a mezzanotte e mezzo circa l’ufficio nel quale era stato confinato dagli operai, che contestano un piano di ristrutturazione che prevede il taglio di 110 posti di lavoro su un totale di 235.
La liberazione di Rousselet è avvenuta dopo diverse ore di negoziati fra delegati sindacali e rappresentanti dell’azienda, con un mediatore designato dalle autorità locali. I sindacalisti hanno riferito che è stato firmato un protocollo di accordo con la direzione di 3M-France e che i negoziati proseguiranno in giornata.
La situazione rimane tesa, le proteste non si placano e il governo scende in campo. "La prossima settimana emaneremo un decreto per stabilire a quali condizioni sarà vietato di distribuire stock option e altri benefit come i bonus, in quelle compagnie che hanno ricevuto aiuti di stato", ha detto alla televisione France 24 Claude Gueant, segretario generale dell’Eliseo. Pur ammettendo l’urgenza della situazione, la Confindustria francese ha invitato a mantenere la ragione e a evitare "fanfaronate". Intanto, ad un clima che non accenna a rassenerarsi si è aggiunta una tragedia: un sindacalista si è suicidato, depresso per la sua situazione di lavoro.
L’episodio di Pithiviers non è isolato nell’Europa e negli Stati Uniti scossi dalla crisi economica. Ieri a Edimburgo è stata assaltata la villa di sir Fred Goodwin, ex amministratore delegato della Royal Bank of Scotland da lui ridotta al fallimento. La responsabilità dell’azione è stata rivendicata da un gruppo che ha scelto come nome "Bank bosses are criminals" ("I dirigenti di banca sono criminali") e ha promesso che "l’attacco a Goodwin sarà solo l’inizio". Meno di due settimane fa in Francia, a sud di Bordeaux, era stato tenuto in ostaggio per una notte l’amministratore delegato della filiale Sony. E negli States il presidente Barack Obama sta cercando di tenere a freno la rabbia dei cittadini nei confronti dei manager della Aig che non hanno rinunciato ai loro cospicui bonus nonostante la compagnia assicuratrice sia stata salvata dal fallimento con i soldi dello Stato.
(Repubblica.it)
vedi anche: Francia. Direttore della 3M, ostaggio degli operai