Pisa, presidio di Casa Pound al C.u.s. di Porta a Lucca

Circa un’ora e mezzo fa (18.00) è arrivata la prima notizia: al parcheggio scambiatore di via Paparelli una decina (pure meno) di nazistelli si stanno muovendo. Ad accorgersene è un passante, che viene attirato non tanto dalle 8 persone in questione, ma dall’arrivo della polizia, sempre pronta a difenderli.
Gli 8 sono di Casa Pound Pisa e si dirigono verso il centro sportivo universitario, CUS, per un volantinaggio. Ancora adesso mentro scriviamo, un presidio di una trentina di compagni
accorsi immediatamente nel luogo sta contestando la presenza dei
nazifascisti.

I volantini che distribuiscono sembra si riferiscano alla tragedia che ha colpito la popolazione dell’Aquila, indicono una raccolta fondi. Un cordone di polizia si è poco fa schierato di fronte ai fascisti,
proteggendoli come di consueto. Le strade intorno sono state bloccate
per motivi di ordine pubblico.

Non spenderemo molte righe per commentare l’ennesimo tentativo dei suddetti "nazi" di uscire allo scoperto nella nostra cittadina. Tant’è che la modalità non è nuova: come al solito trovano temi
sensibili e che fanno breccia nel cuore e nelle coscienze di tutti
per provare ad avere legittimazione e per cercare di essere accettati,
nonostante le loro chiare ispirazioni naziste.

Ci teniamo a sottolineare che, per quanto si facciano portatori di istanze legittime, di natura sociale o meno, i soggetti in questione sono gli stessi che si fanno propagatori di un’ideologia autoritaria, con il pallino del militarismo e dell’inquadramento, a danno di tutti i diseredati della terra, siano essi migranti o clochard, continuando a colpire vigliaccamente chi non si può difendere e svolgendo la loro naturale funzione: quella di servi del potere.

Non è notizia nuova che a Pisa tali soggetti, che si richiamano al nazi-fascismo, abbiano trovato una casa comoda e spaziosa proprio di fronte ai loro difensori numeri uno: la Questura.

Tale casa o sede è in affitto al consigliere Diego Petrucci, noto esponente del popolo delle libertà, da sempre pronto a fare da maestro a ragazzi molto giovani che, spinti da una ideologia che è perfetta sintesi tra omofobia, sessismo e razzismo, si macchiano di atti di violenza noti alla cronaca nazionale.

I "combattenti per la patria" (o combattenti servi dei nazisti tedeschi? vedi i repubblichini) anche a Pisa, hanno nell’ultimo periodo provocato "incidenti" alle sedi storiche della sinistra di partito o di movimento.


Per oggi c’è da dire che ancora una volta la prontezza dei compagni mobilitati è sorprendente.
Per loro, la risposta della Pisa antifascista sarà sempre la stessa: TORNATE NELLE FOGNE!

Vinz

Fascisti oggi, tra poltrone e spranghe. Il caso del consigliere comunale pisano Diego Petrucci 

Ancora una volta i fascisti non trovano spazio a Pisa

A fuoco il portone della sede di Rifondazione comunista

 

 

 

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