Solidaria 2009, interviene la Rsu delle cooperative sociali

Pontedera – Parte il progetto Solidaria 2009, la biennale dei diritti.
L’evento, che si svolgerà dal 16 al 19 aprile, vedrà momenti di riflessione e confronto, tavole rotonde, laboratori, incontri con esperti a livello nazionale, spettacoli teatrali, mostre e cineforum, spazi gestiti da associazioni e comitati, attività di socializzazione, giochi e concorsi, stand di prodotti biologici ed equosolidali. Leggi il programma.
 
I promotori di questa iniziativa, oltre alle istituzioni, sono le cooperative sociali Il Ponte, Il Progetto e Agape, severamente colpite dai recenti tagli al sociale, a favore invece di politiche securitarie e di ordine pubblico, che non fanno altro che ostacolare il loro lavoro quotidiano.
Le Rsu delle cooperative sociali, che da mesi contestano tali decisioni, parteciperanno attivamente all’incontro e intervengono con un volantino che pubblichiamo di seguito.
 
La lotta per la legalità deve passare attraverso la giustizia sociale
 
Oggi assistiamo all’espandersi di situazioni di povertà, materiali e immateriali, aumenta il divario e la polarizzazione sociale (ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri). Il lavoro si rivela un bene a disponibilità limitata e sempre più intermittente. Sono sempre più le persone che perdono il loro posto di lavoro: donne, giovani, migranti, adulti espulsi dal ciclo produttivo.
Contemporaneamente assistiamo alla deregolamentazione del mercato del lavoro, allo smantellamento indiscriminato e strumentale dello stato sociale (sanità, previdenza, assistenza), uomini e donne da tenere in condizioni di precarietà, ricatto e sfruttamento, con gravi ripercussioni sulla pacifica convivenza nelle nostre città.
 
Tutto ciò rischia di innescare momenti di alta conflittualità sociale, le cui risposte purtroppo sono sempre populiste, ingiuste, repressive e affrontate come questioni di ordine pubblico, di sicurezza.
Le istituzioni devono lavorare alla coesione sociale, fare rete, prendersi “in carico” i territori, condizione indispensabile e preliminare perché i più deboli siano garantiti rispetto ai più forti. La fiducia nello stato di diritto si acquisisce se c’è equità, corretta distribuzione delle risorse, pari opportunità, attenzione nei confronti di chi è svantaggio socialmente.
 
Crediamo nella necessità di politiche difficili, in grado di dire dei “no” eticamente motivati e di fare prevalere l’interesse generale a fronte di quello particolare; politiche sottratte alle influenze delle lobbies portatrici di interessi forti e alle logiche clientelari.
Noi operatrici e operatori sociali, che da anni lavoriamo nelle strade delle nostre città, nei luoghi di povertà, di bisogni, di linguaggi, di relazioni e di domande in continua trasformazione, noi che da anni lavoriamo all’affermazione dei diritti, all’accoglienza, all’integrazione di cittadini svantaggiati italiani, stranieri e rom, chiediamo: maggiori investimenti nelle politiche sociali e rafforzamento dello stato sociale; risposte coraggiose al problema dei lavoratori italiani, migranti regolari e senza permesso, dando loro una chance per emergere da una vita di lavoro nero e assenza di diritti; parità di diritti e superamento delle discriminazioni sul lavoro e nell’accesso a scuola, sanità.
 

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