Gli operatori sociali in Comune per dire No ai tagli. Un incontro senza risposte su lavoro e sicurezza.

 
Questa mattina, il sindaco Filippeschi in seguito alla lettera degli operatori sociali, ha voluto incontrare i firmatari della lettera in cui veniva espressa profonda preoccupazioe per i tagli al sociale.
All’incontro, oltre al sindaco di Pisa, erano presenti il sindaco di Vecchiano, Pardini, la presidente della Sociètà della Salute, l’assossore al sociale Settimelli, la Direttrice Generale De Lauretis dell’Asl 5 e una delegazione di operatori.
Quest’ultimi hanno chiesto spiegazioni rispetto alla scelta dei tagli che di fatto mandano a casa circa 25 operatori, a tempo pieno, e hanno espresso la loro contrarietà rispetto alle scelte politiche (delle ordinanze) che affrontano le questioni sociali come questioni di ordine pubblico.
Gli operatori, che fanno parte del vasto mondo del privato sociale hanno rivendicato il loro impegno nella affermazione dei diritti, e il loro contributo alla costruzione della coesione sociale, intesa come capacità di un territorio e di un tessuto sociale di prendersi carico dei problemi e di risolverli.
Hanno invitato i sindaci a rivedere le scelte fatte e a investire di più sulle politiche sociali, mettendo in evidenza l’inefficacia dei servizi di videosorvaglianza (nel nuovo bilancio sono previsti 700 mila euro) e delle ordinanze che non fanno altro che ostacolare il lavoro di mediazione, di inclusione e di prevenzione che gli operatori mettono in atto da anni.
Dopo un mese, dall’uscita della delibera che dichiarava chiusi i progetti che si occupano dell’alta marginalità (tossicodipendenti, prostitute, detenuti) e dei giochi in ospedali (nei reparti di padiatria), ancora non sono chiare le motivazioni della chiusura e non sono state fatte delle verifiche serie, sul lavoro svolto e sull’utilità di questi progetti che hanno il fine di sottrarre le persone che vivono ai limiti della società dai circuiti illegali.
Durante l’incontro il Sindaco ha dichiarato esplicitamente che i tagli non sono frutto solo di carenza di fondi (locali e nazionali) ma anche di scelte politiche dell’amministrazione. Di conseguenza, sempre secondo il Sindaco, queste scelte (…inevitabili) sono strumentalizzate da visioni ideologiche manovrate da altri (probabilmente ex dirigenti allontanati da Filippeschi). La lettera degli operatori procura solo un allarme immotivato. Per questa amministrazione le 25 persone, le loro famiglie, i loro figli sono visioni ideologiche.
 
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