Superati i 62.000 detenuti e presentato il “piano carceri”

Statistiche dettagliare regione per regione. Ad oggi nelle carceri italiane si è registrata la presenza di 62.057 detenuti, ben 391 in più rispetto a una settimana fa. E intanto parte la presentazione del "Piano carceri" da parte del Capo del Dap (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) Franco Ionta.
 
Nelle 207 carceri italiane la capienza regolamentare (calcolata alla fine del mese scorso)è di
43.201 posti e di un limite tollerabile di 63.702
. I detenuti imputati (30.892) sono la maggioranza rispetto a quelli

condannati in via definitiva (29.317)
. Il 37,17% della popolazione detenuta (al 31 marzo, 22.837 su 61.445) e’
costituita da stranieri: nel dettaglio, 8.441 europei, 11.986 africani,
1.109 asiatici e 1.301 americani.
 
Un piano da circa 1,5 miliardi di euro che in 18 regioni porterà a un un aumento di circa 18mila posti letto (di cui
circa 5mila entro il 2010-2011) attraverso la ristrutturazione di sezioni carcerarie esistenti, la costruzione di 46
nuovi padiglioni in altrettanti istituti, il completamento di 9 carceri in fase già avanzata, e l’edificazione di altri 18
nuovi penitenziari. Sono questi – secondo quanto si è appreso – gli obiettivi del piano straordinario che Franco
Ionta, capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, ha consegnato al ministro della Giustizia Angelino
Alfano e che presto il Guardasigilli, dopo un’ulteriore verifica con i suoi uffici tecnici, porterà in consiglio dei ministri
per fare il punto sui costi e sui tempi di un’operazione che rientra in un quadro strategico nazionale vista
l’emergenza sovraffollamento.
 
Al Dap è in corso una lotta contro il tempo
(Ionta è stato nominato commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria due mesi fa), che va di pari passo con
la necessità di trovare le risorse per la costruzione di nuovi penitenziari (su cui è competente il ministero delle
Infrastrutture).
I fondi di bilancio su cui il Dap può fare affidamento certo ammontano a circa 200 milioni di euro, ai quali si
aggiungono circa 120-130milioni di euro della Cassa delle ammende (ai quali si può ora attingere mentre fino a due
mesi fa la Cassa era solo per progetti di reinserimento dei detenuti)
. A tale somma potrebbero aggiungersi fondi Fas
(circa 200milioni di euro) comunicati dal ministero dello Sviluppo economico ma non ancora assegnati perché da
ridefinire dopo l’emergenza terremoto in Abruzzo.
 
Al momento, dunque, ad essere finanziati con certezza nel piano Dap consegnato ad Alfano sarebbero 46 nuovi
padiglioni e nove carceri in via di completamento (Cagliari, Sassari, Rovigo, Forlì, Savona, Reggio Calabria, Tempio
Pausania, Oristano e Trento). L’obiettivo è rendere disponibili circa 5mila posti letto entro il 2010-2011. Spetterà
invece al ministero delle Infrastrutture trovare i fondi per 18 nuovi istituti, penitenziari da un migliaio di posti
ciascuno, che il piano del Dap ha individuato in prossimità delle grande città (in particolare Roma, Milano e Napoli): i
finanziamenti potrebbero arrivare con l’ingresso dei privati attraverso lo strumento del ‘project financing’.
 
Il piano
punterà soprattutto sulle aree metropolitane dove maggiori sono i flussi dei detenuti (si pensa, ad esempio, ad un
nuovo carcere a Nola, per alleggerire Napoli-Secondigliano). La costruzione di nuovi padiglioni sarà invece più veloce
e meno costosa (un padiglione da 200 posti costa 10milioni di euro circa) ma significherà sacrificare spazi verdi e
ricreativi per i detenuti.
 
Fonti: Ristretti orizzonti (notiziario quotidiano dal e sul carcere); Ansa, 4 Maggio 2009
Zeliha P.
 
 
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