Sulla ronda della Destra e il carabiniere in servizio a Pisa

Riceviamo e pubblichiamo volentieri questo intervento dell’osservatorio sul fascismo di Pisa e della confederazione Cobas, in merito alla vicenda degli scontri avvenuti a Massa tra la ronda promossa dai fascisti del partito "La Destra" e un gruppo di antifascisti. In questi scontri, secondo quanto riportato anche dai giornali locali, ha preso parte pure un carabiniere di servizio a Pisa, che si è contraddistinto per aver lanciato una sedia, finita sulla schiena di un poliziotto in borghese e per aver fatto saluti romani in direzione degli antifascisti. Sulla vicenda sono in corso indagini per apologia di fascismo.

Vinz

LE RONDE E IL CARABINIERE

Immagini nitide e inequivocabili degli scontri di Massa ritraggono un carabiniere in borghese, in mezzo a parecchi fascisti, prima fare il saluto romano, poi avventarsi contro il corteo antifascista, infine colpire una persona (in seguito rivelatasi per un poliziotto in abito civile) con una seggiolata.

Di fronte a quelle immagini, il valoroso “uomo d’ordine” non ha potuto fare a meno di ammettere la “scappatella”. Al tempo stesso, però, ha avuto il “coraggio” di giustificarsi, dichiarando che col braccio levato non pensava neppure lontanamente a inneggiare al fascismo, ma lo aveva alzato a causa della tensione della situazione, mentre la sedia era andata a finire sulla testa del poliziotto, solo perché non l’aveva inquadrato come tale. Come dire che, se si fosse trattato di un diverso malcapitato, aggredirlo a seggiolate sarebbe stato legittimo.

Il carabiniere dalla stampa viene indicato come un cinquantenne massese in servizio a Pisa, rispondente al nome di C. G. Chissà perché riservargli l’anonimato, mentre fermati e arrestati antifascisti sono stati indicati con nome e cognome? Quando si dice: “la legge è uguale per tutti”!
Questo intreccio tra un carabiniere e l’estrema destra è cosa inquietante e lo è ancora di più perché avviene nella nostra zona. A pochi chilometri da Pisa, infatti, sotto lo sguardo vigile dei Carabinieri, si addestravano nella base militare di Camp Darby gli uomini di “Gladio” (struttura clandestina e armata, autorizzata dai Governi democristiani della seconda metà del ‘900 a fare i conti con un’eventuale vittoria elettorale della sinistra).

A Pisa per anni i paracadutisti della “Folgore” sono stati il bacino di consensi della destra estrema che li utilizzava per compiere scorribande in città ai danni di giovani di sinistra, delle sedi e dei tradizionali ritrovi della sinistra pisana.
Oggi, con l’avvento delle “ronde” (quelle di Massa, in omaggio alle gesta delle SS naziste, si chiamano SSS), la mano libera che avrà la destra fascista diventa ancora più allarmante, perché essa vorrà attingere dagli ambienti militari i “volontari” da adibire al controllo facinoroso del territorio. In nome della “sicurezza”!!!
La nostra sicurezza, quella che rivendichiamo ogni giorno, è la sicurezza del lavoro e sul lavoro, contro infortuni e incidenti, la sicurezza di arrivare col salario alla fine del mese, la sicurezza di avere scuola e sanità accessibili e di qualità.
Non abbiamo, invece, bisogno di ronde (magari rafforzate dalla presenza interna di qualche “tutore della legge”), le quali scorrazzino per le città alla stregua di squadracce nere, risorte come “zombie” dai venticinque anni della dittatura fascista.

(Pisa, 29 luglio 2009)


Federico Giusti Confederazione cobas e Marcello Pantani dell’OSSERVATORIO SUL FASCISMO – Pisa

 
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