Le biblioteche universitarie chiudono e 18 lavoratori esternalizzati finiscono sul lastrico.
Il giorno 22 gennaio 2010, l’Università di Pisa ha comunicato alla cooperativa che gestisce (tramite appalto) i servizi integrativi nelle biblioteche, quanto segue:
Per il 2010, da bilancio approvato in entrambi gli organi d’Ateneo, l’Università destinerò all’appalto solo 100.000 euro (a fronte dei 239.000 euro dell’anno precedente)
Questa grave decisione, presa da chi dirige “l’emerita” istituzione pubblica pisana, avrà immediate ripercussioni negative su molti soggetti
La riduzione dell’appalto colpisce
gli utenti delle biblioteche, quanti , giorno dopo giorno, trovano valido appoggio al proprio lavoro di studio o di ricerca nelle strutture bibliotecarie;
I dipendenti che operano nelle biblioteche, ossia i più invisibili e precari: i lavoratori esternalizzati.
In questo momento è certo che le biblioteche dell’Università aboliranno i servizi di apertura serale fino alle 23.00. Oltre a questo, che certo non giustifica da solo i tagli, alcune strutture chiuderanno il sabato mattina e durante il giorno ai bibliotecari esternalizzati verrà chiesto di svolgere meno ore, soprattutto per i servizi di “ricollocazione”.
Tutto questo avrà conseguenze drammatiche per chi attualmente è assunto con contratti part-time a tempo indeterminato. Purtroppo neanche il tempo indeterminato, un miraggio fino a qualche anno fa, riuscirà a salvare la situazione.
Tutti i lavoratori, fin dalla prossima settimana, si vedranno decapitare il monte orario settimanale (in media del 50%) e non mancano casi di lavoratori che rischiano di rimanere a casa senza lavoro.
I tagli del Rettorato dimezzano il salario di molti lavoratori e per tanti altri prefigurano il licenziamento, per non parlare poi della impossibilità per chi resta di accettare impieghi a 3400 euro al mese.
Ancora una volta chiudono e sviliscono i servizi bibliotecari, dopo i tagli ai fondi delle strutture, contro cui si è protestato lo scorso anno. Sempre meno, inoltre, sono i fondi che arrivano da dipartimenti e facoltà.
Chiediamo alle autorità accademiche, alla docenza e a tutti i soggetti universitari di prendere posizione e di farlo in fretta, prima che sia troppo tardi. Salvaguardiamo le biblioteche e difendiamo l’occupazione
Cobas Università- Cobas Pubblico impiego Pisa