Respingere il codice della protezione civile, fermare la protezione civile S.p.a.

Riceviamo e pubblichiamo:
Guido Bertolaso è sulla scena da oltre un decennio ed è rimasto in auge sopravvivendo ai Governi dei due schieramenti. Nel 2008 Bertolaso diventa socio onorario dell’Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche (AIIC), una potente lobby di esperti in settori strategici che si occupa di "sistema elettrico, reti di comunicazione, reti di trasporto (aereo, navale, ferroviario e stradale), sistema sanitario, circuiti finanziari, reti a supporto del governo, come quelle per la gestione delle emergenze" .

E non è il solo, tra i soci onorari eccellenti si trova l’allora Direttore capo della Polizia Postale e il capo Dipartimento Difesa Civile e Vigili del Fuoco), oltre a numerosi politici.

Bertolaso si occupa di tutto: dalla emergenza rifiuti in Campania, alla emergenza contro le epidemie sars, dal Giubileo del 2000 ai grandi eventi, per dirne uno il vertice Nato Russia del 2002 a Pratica del Mare. Ultima sua apparizione ad Haiti dove dietro alle polemiche sulla ricostruzione si cela un’altra verità: gli interessi legati alla ricostruzione che gli Usa non vogliono dividere con i patners europei

Tra il 2001 e il 2009 sono ben 679 le ordinanze a firma Bertolaso che derogano dalle normative di leggi vigenti (si vedano le pubblicazioni di Manuele Bonaccorsi sul settimanale Left e il suo libro edito nel 2009 dalle edizioni Alegre), ordinanze che hanno il potere di aggirare il sistema legislativo per diventare a tutti gli effetti leggi ordinarie.

La Protezione civile viene così trasformata in uno strumento del Governo e delle lobby economiche , gode di potere assoluto attraverso lo strumento delle Ordinanze , relega ad un insignificante ruolo di cornice il volontariato e le istituzioni locali, è uno strumento nelle mani della Presidenza del Consiglio, una efficiente macchina propagandistica come si riscontra con il terremoto in Abruzzo

Ed ecco arrivare al Dicembre 2009 il nuovo codice della Protezione civile che mira ad un obiettivo ben preciso: creare una struttura per gestire in emergenza e senza rispetto della legge le situazioni critiche con accentramento delle funzioni nelle mani della Presidenza del Consiglio, con nuovi poteri ai Prefetti (a discapito dei Sindaci) e ampio ricorso alla militarizzazione dei territori. Questo meccanismo potrebbe essere azionato già nei prossimi mesi nella Val di Susa dove la popolazione si oppone alla costruzione dell’alta velocità che distrugge il territorio.

E non facciamoci illusioni sulla possibilità di ricorrere contro le Ordinanze straordinarie (lo diciamo a quanti credono di sostituire la mobilitazione popolare con la sola via legalitaria) che sospendono le leggi: nè la Corte dei Conti, né la magistratura ordinaria potranno prendere in esame questi ricorsi, né i Tribunali amministrativi regionali eccezion fatta per il Tar del Lazio (con quale criterio se la emergenza riguarda un’altra regione??) Non vi pare ce ne sia abbastanza per dichiarare questo Codice anticostituzionale? Nel frattempo , con l’assenso di settori della cosiddetta opposizione parlamentare , il Governo si prepara ad una profonda revisione costrituzionale….

Le competenze della Protezione civile spa si estendono anche al rischio sanitario e, per avere dei dubbi sulla effettiva efficienza di quanto fatto negli ultimi mesi, basterebbe guardare alle cifre astronomiche che l’Italia deve pagare alle multinazionali produttrici del vaccino contro l’Influenza, vaccini che al 90% sono in scadenza e destinate alle discariche. Un colossale giro di affari e sperpero di denaro pubblico con la falsa motivazione della emergenza influenza, un colossale giro di affari gestito da Bertolaso e dalla sua lobby per conto del Presidente Berlusconi

Cosa sono poi le emergenze socio ambientali economiche a fronteggiare le quali sarà chiamata la Protezione civile senza vincoli di spesa e con super poteri se non il preludio ad una sorta di stato di emergenza? E cosa si intende per poteri straordinari in occasione dei cosiddetti grandi eventi? Una nuova gestione poliziesca che prefigura repressioni di massa su vasta scala, carceri segreti (negli ultimi anni ne abbiamo scoperti una decina nei paesi recentementi ammessi dalla Nato). Ah dimenticavamo di dire che la protezione civile dovrebbe avere voce in capitolo nella costruzione dei nuovi carceri

E lo studio atto alla prevenzione delle grandi calamità? Se si tagliano i fondi destinati a strutture univesitarie e pubbliche deputate a questi studi, quali saranno i soggetti incaricati di queste ricerche? Strutture private in convenzione che operano con i soldi pubblici ricavando enormi profitti? Parrebbe proprio di si’

Le autorità locali, Comuni e Province , avranno un ruolo assolutamente subalterno (ma non dovrebbe essere di loro competenza la gestione dei territori inclusi calamità ed emergenze??) e viene previsto un potere di deroga che annullerebbe qualunque funzione delle autorità locali che in prospettiva non avranno voce in capitolo sul loro stesso territorio.

Tutto questo si aggiunge poi alla Protezione civile spa con il decreto legge presentato il 30 dicembre 2009. L’anci (associazione che riunisce i comuni italiani) come già fatto con la legge Brunetta intervenire solo per non farsi relegare ad un ruolo insignificante, non per contestare la natura dei provvedimenti ma solo per reclamare maggiore potere ai Sindaci, una lobby di potere pronta ad accettare qualunque decisione per salvaguardare i propri interessi. Per questo quando parliamo di ruolo delle autonomie locali intendiamo quelle funzioni tipiche delle strutture pubbliche senza assecondare il protagonismo presidenziale dei Sindaci.

La protezione civile spa non ha niente a che vedere con gli interventi in caso di emergenza e calamità o con lo studio e la prevenzione di questi fenomeni. La protezione civile spa può detenere immobili e fondazioni, addirittura una flotta aerea, una decisione presa dal Governo senza alcun dibattito parlamentare. Come leggiamo nell’appello lanciato contro questa decisione Governativa “una SpA a capitale interamente pubblico che di fatto può agire da general contractor: si privatizza, così, la gestione delle emergenze (e, contestualmente, quella dei grandi eventi)”

Ma anche in questo caso per capire di più bisogna vedere il colossale giro di affari dei prossimi decenni, interventi pagati con i soldi pubblici ma colossali affari privatistici. In un articolo pubblicato sull’ultimo numero del 2009 dal settimanale l’Espresso, il giornalista Fabrizio Gatti analizza la nascita della Protezione civile spa come la struttura che dovrà gestire gli affari dei prossimi decenni e tal scopo riporta dati su forniture, contratti e progetti faraonici, appalti e subappalti gestiti da un’unica persona: Guido Bertolaso.

E a chi risponde Bertolaso del suo operato? Al presidente del Consiglio Berlusconi in deroga alle leggi, al di fuori di ogni controllo della Magistratura e delle realtà pubbliche e del Volontariato che in caso di emergenza e calamità saranno chiamate ad intervenire. Si prefigura uno scenario inquietante, tra militarizzazione della Protezione civile, smantellamento dell’intervento pubblico, distruzione dei centri pubblici per lo studio e la prevenzione della calamità e superpoteri ad un uomo che dipende direttamente dalla Presidenza del Consiglio.

Che altro aggiungere se non la necessità, e l’urgenza, di una mobilitazione popolare contro LA PROTEZIONE CIVILE SPA (DECRETO LEGGE 1952009) E IL NUOVO CODICE DELLA PROTEZIONE CIVILE.

Confederazione Cobas

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