Vertenza aziendale alla “Magna” a uno snodo delicato

Riceviamo e pubblichiamo:
Venerdì 29 gennaio nella mattinata una maggioranza di delegati RSU e la direzione di Magna si sono trovate d’accordo per fissare un incontro per lunedì 1 febbraio.

La componente Cobas RSU ha saputo della cosa per puro caso nel pomeriggio di venerdì, insieme alla novità, molto grave, che si era accettato di togliere il blocco degli straordinari del sabato mattina, già effettuato negli ultimi due sabati.

A spingere quella maggioranza a prendere quest’ultima decisione sarebbe stato un ulteriore gesto intimidatorio dell’azienda, che avrebbe minacciato lo smantellamento delle linee Audi, se sabato 30 non avesse potuto disporre almeno di una venticinquina di operai in produzione.

Una provocazione da spacconi di terza serie, naturalmente, ma il risultato raggiunto ha dato “ragione” alla direzione!

Da 3 settimane (dopo che l’azienda aveva annunciato di voler tagliare l’integrativo dei 325 euro annui, togliendo dal conto i ratei mensili non maturati a causa della cassa integrazione) gli scioperi, con cui operaie e operai hanno risposto all’arroganza del padrone, sono stati convinti e massicci. E questo, malgrado le buste paga continuino a essere più che leggere.

Al punto che la direzione, per rappresaglia, ne ha fatte di tutti i colori, riducendo il tempo delle pause e spostandole a suo piacimento, o obbligando a restare in linea gli ultimi 5 minuti del turno.

Ma anche questi atti (da veri “gentiluomini” delle relazioni sindacali!) non avevano prodotto tentennamenti negli scioperi. E avevano reso ancora più necessario bloccare gli straordinari del sabato, straordinari che erano e sono assolutamente da respingere non solo perché è in corso una vertenza, ma anche perché non è ammissibile che si facessero e si facciano in periodo di cassa integrazione.


A dimostrazione che il blocco degli straordinari era considerato giusto e corretto dai lavoratori, nonostante la miseria salariale che portano a casa, si deve dire che nei due sabati del presidio un solo lavoratore si è presentato al cancello per entrare!

Decidere in fretta e furia lo sblocco degli straordinari (senza una riunione della RSU, senza sentire il parere di tutti i delegati, senza un passaggio in assemblea generale) e permettere così all’azienda di recuperare parte della produzione persa in settimana a causa degli scioperi, ha significato rinunciare all’uso di uno strumento di grande efficacia nel confronto/scontro con la direzione.

Senza contare che questo (in una situazione in cui si era costruita una forte unità di operaie e operai e tra i sindacati e una ferma determinazione di lotta) ha trovato contrari molti lavoratori e ha provocato tra loro un notevole disorientamento, al cui superamento si deve subito provvedere.

Per questo, l’incontro di lunedì deve servire a ottenere pienezza di diritti su quanto è in discussione in questa vertenza, in primo luogo rispetto all’integrativo dei 325 euro, di cui non è accettabile nessun taglio.

In caso contrario, occorre praticare da subito, senza tergiversazioni, forme di lotta incisive, compreso il blocco degli straordinari con presidio al sabato, e convocare le assemblee.


Di chinare la testa non è il caso!


COBAS METALMECCANICI

Pisa. 1/2/2010. Tel.: 050 8312172; e-mail: confcobaspisa@alice.it

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