Esuberi all’hotel Continental: non ci sono le motivazioni per licenziare 15 lavoratori

Riceviamo e pubblichiamo: Il 1 febbraio, il Gran Hotel Continental ha inviato alle Organizzazioni sindacali la comunicazione che sarà avviata a breve la procedura di mobilità per 15 dei 44 dipendenti attualmente in servizio, ossia un terzo della forza lavoro. I Cobas oggi hanno risposto negativamente a questa procedura perchè non ci sono le ragioni per cui attivarla.
In questi mesi, Sindacato e Continental hanno sottoscritto accordi per la cassa integrazione in deroga visto il calo di clienti, ma la paventata crisi aziendale certo stride con le prospettive di crescita della Proprietà sulla costa ovest con un giro di affari in aumento.
Se le previsioni sono quelle di una crescita del giro di affari del gruppo, non si capisce allora la ragione per cui procedere ad una forte riduzione del personale che potrebbe essere utilizzato anche in altre attività.
Quello che preoccupa è l’espulsione di figure come addetti alla manutenzione, facchini, cameriere e magazzinieri, figure alle quali un albergo difficilmente può rinunciare, a meno che la Direzione non voglia (come nel passato) chiamare agenzie interinali o cooperative di servizi a svolgere questi compiti.
La proprietà vuole disfarsi di un terzo dei suoi dipendenti non garantendo il loro reimpiego.
La scelta del Continental non è quella di ricorrere agli ammortizzatori sociali per superare la crisi di mercato, ma ridefinire le proprie politiche aziendali trasformando i contratti da full time a part time e liberandosi della manodopera più sindacalizzata salvo poi attingere in futuro da agenzie interinali, visto che i restanti organici non saranno affatto sufficienti a garantire l’apertura delle moltepplici attività offerte dall’albergo. E non dimentichiamoci quel complesso giro di affari che vede la cementificazione della costa con il Porto a Marina di Pisa e numerosi immobili dietro alla costruzione dei quali ci sono proprio i patners commerciali dell’hotel. Per questi motivi, i veri obiettivi dell’azienda sono quelli di eliminare per gran parte dei lavoratori il contratto a tempo indeterminato e full time sostituendolo con contratti part time e a tempo determinato, per avere una manodopera non sindacalizzata e disposta alla massima flessibilità oraria, di mansione con salari da fame e ben poche tutele contrattuali.
Non è l’espulsione dei lavoratori, il loro licenziamento la soluzione per rilanci.

 
Cobas lavoro privato

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