18 aprile 2009: in Italia come a Pisa inziative a fianco dei migranti. Contro ogni razzismo.

In tutta Italia, come a Pisa, sono previste decine di iniziative antirazziste nate dal bisogno dei territori di contrapporsi a politiche razziste e xenofobe che si stanno affermando sia a livello nazionale che locale.
Pisa, Brescia, Castelvolturno, Padova, Verona, Sinigallia, Reggio Emilia, Bologna, Conegliano e tante altre città daranno visibilità ad un’altra visione del mondo basata su solidarietà, accoglienza rispetto. La risposta nasce dal bisogno di opporsi a tutte quelle politiche che hanno come obiettivo la repressione del fenomeno migratorio, partendo dal famigerato Pacchetto Sicurezza per finire alle ordinanze scellerate che amministrazioni del Pd e del Pdl stanno imponendo sui territori e che hanno come conseguenza ondate di razzismo determinate dalla Paura del diverso..
Senza contare che in piena crisi economica i primi a pagare per i profitti di pochi saranno proprio i migranti.
 
E sono proprio loro che per colpa della Bossi-Fini, non potranno rinnovare i permessi di soggiorno (anche se per anni hanno pagato i contributi in Italia…).
Anche a Pisa il 18 vi sarà un grande corteo. Le adesioni aumentano e vanno da Gad Lerner (?) ad Adriano Prosperi, dalla Comunità senegalese toscana a tutte le associazioni che in questi anni si sono battute contro le politiche razziste dei vari governi e delle varie amministrazioni locali. Addirittura in corteo scenderà anche l’Arci, che finora era rimasta ai margini delle lotte che in questi anni si sono sviluppate a Pisa.
 
Nei giorni precedenti il comune ha tentato di mediare, ma non ha messo in discussione la scelta di procedere a forza di ordinanze. L’assemblea antirazzista da mesi sta portando avanti una lotta impari contro i poteri forti della città. Pian piano l’assemblea è cresciuta ed è stata capace di acquisire visibilità con iniziative pubbliche capaci di infrangere il muro di gomma messo in piedi da amministratori, media e commercianti.
 
Il 18 aprile in tutta Italia verranno parlate tante lingue, le piazze saranno riempite di culture diverse, le città non sarnno solo belle vetrine per turisti, ma saranno luogo di socializzazione, di libera espressione. Saranno piene di solidarietà.
C.Muraglione
 
Lista adesioni:
  • Adriano Prosperi
  • Africa Insieme – Pisa
  • Arci Comitato di Pisa
  • Arciragazzi Comitato di Pisa
  • Assemblea  Antirazzista Pisa
  • Associazione "CITTA’ METICCIA" – Empoli
  • Associazione Arturo di Santa Croce sull’Arno
  • Associazione El Comedor Estudiantil Giordano Liva
  • Associazione Il Resto del Cremlino – S. Miniato
  • Associazione Mezclar-ambulatorio migranti
  • Associazione Ombre Rosse, Fucecchio (FI)
  • Circolo ARCI "E.Curiel" La Vettola – Pisa
  • Circolo Arci “Agorà” Pisa
  • Circolo Arci “Caracol” Pisa
  • Circolo Arci “La Centrale” – Pisa
  • Circolo Arci “La Pista” Putignano – Pisa
  • Cobas Empoli-Valdelsa
  • Collettivo Orda Precaria
  • Collettivo studenti medi “Buonarroti”
  • Confederazione Cobas Pisa
  • Csa Intifada/Comunità in Resistenza Empoli
  • Gad Lerner
  • Gruppo controtv
  • Immigrate e immigrati – Movimento di lotta per la casa Pisa e Firenze
  • La Sinistra – Pisa
  • La Sinistra – Volterra
  • Laboratorio delle disobbedienze Rebeldia
  • Network Giovani – Pisa
  • Osservatorio antiproibizionista – Comitato Liberi Tutti- Canapisa Crew
  • Osservatorio Sul Fascismo Pisa
  • Padre Agostino Rota Martir
  • Partito Comunista dei Lavoratori Livorno
  • Partito Comunista dei Lavoratori Pisa
  • Partito dei Comunisti Italiani, federazione di Pisa
  • Precari aut organizzati – progetto Prendo Casa Pisa
  • Precari della Ricerca e della Didattica dell’Università di Pisa  
  • RdB Sportello Immigrati  Pisa
  • Rete Dei Comunisti
  • Rifondazione Comunista  Gruppo Consiliare Provincia di Pisa
  • Rifondazione Comunista Circolo "Peppino Impastato" di Castelfranco di Sotto
  • Rifondazione Comunista Circolo Pisa Centro
  • Rifondazione Comunista Circolo Volterra
  • Rifondazione Comunista Comitato di zona della Valdicecina
  • Rifondazione Comunista Osservatorio sulla Repressione presso la Direzione Nazionale
  • Rifondazione Comunista -Sinistra Europea , Federazione di Pisa
  • Sinistra Critica Toscana
  • Spazio Antagonista Newroz Pisa
  • Un ponte per…
  • Università 2.0

 

 

 

Di seguito si può leggere il testo dell’appello

 

L’ordinanza antiborsoni,
varata dal Comune di Pisa nei giorni scorsi, colpisce duramente il
lavoro centinaia di ragazzi stranieri, che al Duomo, sotto la Torre
Pendente, nel litorale pisano o in altri luoghi turistici sono
costretti alla vendita ambulante per vivere. L’ordinanza antiborsoni è
stata firmata senza consultare le comunità immigrate, le associazioni,
i rappresentanti degli stranieri. Dopo la firma dell’ordinanza, la
Polizia Municipale ha impedito l’ingresso al Duomo di decine di
venditori: sono stati controllati, fermati e bloccati solo i cittadini
stranieri, indipendentemente da borse e borsoni. E in una città
storicamente all’avanguardia nella cultura della solidarietà, abbiamo
visto il triste spettacolo della criminalizzazione e dell’esclusione
degli immigrati. Molti venditori non hanno un permesso di soggiorno:
non possono cercare lavoro, non possono firmare un contratto di
assunzione, non possono andare al collocamento pubblico. Sono fantasmi
giuridici, a cui le leggi italiane non offrono occasioni per emergere,
per vivere una vita regolare.
Le comunità immigrate di Pisa da sempre hanno cercato di affrontare la
questione della vendita ambulante, partendo proprio dalla
regolarizzazione, dai percorsi di inserimento lavorativo. È questo
l’unico modo per affrontare i problemi in modo efficace, giusto,
rispettoso dei diritti di tutti.
L’emanazione dell’ordinanza non ha tenuto conto dei numerosi stranieri
ed italiani che in questi mesi con appelli, articoli sulla stampa
locale, presidi, manifestazioni chiedevano l’apertura di un tavolo di
mediazione istituzionale. L’atto del Sindaco di fatto impedisce a
moltissimi giovani migranti l’unico modo che hanno per vivere. Ora
queste persone sono alla fame, non sanno come mangiare, come pagare
l’affitto, come sopravvivere. Noi chiediamo che riparta il dialogo tra
l’amministrazione comunale e le comunità straniere. Chiediamo che si
trovino, insieme, le soluzioni più giuste per tutti. Proprio per
questo, è indispensabile l’apertura di un tavolo tra l’amministrazione
comunale e la comunità Straniere colpita drammaticamente dal
provvedimento per trovare una immediata soluzione al problema e
l’immediato ritiro dell’ordinanza anti-borsoni.

Il C.AS.TO,
il Coordinamento delle Associazioni Senegalesi in Toscana, convoca per
questi motivi a Pisa una manifestazione regionale il giorno 18 aprile
alle ore 15 da p.zza S. Antonio a P.zza Manin, invita tutte le comunità
dei migranti, le associazioni, i sindacati, il movimento antirazzista
tutto alla partecipazione.

 

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