Ultima giornata a Betlemme di ritorno dal giro verso nord e prima di andare a Gerusalemme, dove domani la carovana giocherà al Luq Luq, un centro sociale del quartiere musulmano.
La giornata di oggi e’ stata all’insegna di una passeggiata nel campo profughi di Dehishee e la visita in un’altra sede dell’Ibdaa. Uno nuovo spazio, ancora in costruzione, che funge attualmente anche da biblioteca, asilo nido e prossimamente un media center.
Dalla terrazza e’ facile vedere all’orizzonte il muro che divide Betlemme da Israele.
Le sensazioni sono sempre forti e le medesime: non c’e’futuro per chi non ha spazio per crescere.
Al termine della visita e dell’incontro con chi lo gestisce, il dopo pranzo è all’universita’ di Betlemme dove c’e’ stata la partita tra le ragazze italiane e la rappresentativa palestinese. La sconfitta delle compagne e’ stata piuttosto netta ma l’impegno non e’ assolutamente mancato, anzi.
La vittoria è sicuramente per la "curva", il tifo ha dato il massimo ed ha animato la calda giornata palestinese.
Il pomeriggio scorre piacevolmente tra un workshop di giocoleria all’interno della sede dell’Ibdaa e un giro nel campo con la Murga (forma di teatro di strada) e l’assalto dei bambini per accapparrarsi il centinaio di enormi palloncini che venivano distribuiti in giro.
Un autentico bagno di folla.
La giornata si chiude con la cucina italiana dei compagni improvvisati chef e i saluti agli e alle abitanti di Dehishee mentre sta per cominciare la festa di saluto organizzata dal Ibdaa Cultural Center.
La carovana si sposta a Qualqilya: citta’ all’ombra del muro
Jayyus: Momenti di tensione con i militari israeliani.
Partita la carovana di "Sport Sotto l’Assedio". A Gaza non si entra.
Sport sotto assedio si sposta a Jayyus, villaggio circondato dal muro
Palestina: la carovana passa da Hebron, citta’ ostaggio dei coloni.