LA SERBIA RICHIAMA IL SUO AMBASCIATORE DA ROMA

REAZIONE
DOPO IL RICONOSCIMENTO DEL KOSOVO ANNUNCIATO DAL MINISTRO
D’ALEMA
.

 Questa mattina il Consiglio dei
Ministri, con l’eccezione del Ministro Ferrero, ha riconosciuto l’indipendenza
unilaterale del Kosovo. Nel pomeriggio è arrivata la reazione da Belgrado: il
ministro degli esteri serbo, Vuk Yeremic, 
ha richiamato l’ambasciatore in Italia, la signora Sanda Raskovic-Ivic,
in segno di protesta contro il riconoscimento italiano.  Intanto a Belgrado in queste ore migliaia di
cittadini sono scesi in piazza per le strade della capitale serba per opporsi
alla violazione del diritto internazionale.

In una conferenza stampa a
palazzo Chigi il capo della farnesina che dichiarato “come altri Paesi europei,
anche l’Italia riconosce il Kosovo e si appresta a contribuire alla costruzione
di uno stato di diritto e a garantire la sicurezza nel Balcani con le nostre
Forze armate, che sarà integrata con un’ulteriore presenza di funzionari e
magistrati italiani inquadrati nella missione civile deliberata dall’ Europa”.
Mentre l’unico Ministro che ha votato no, il 
ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero uscendo dal consiglio
ha motivato la sua scelta affermando che " l’indipendenza del Kosovo sia
avvenuta in palese violazione del diritto internazionale" e rappresenta
uno "strappo".   Queste parole
arrivano proprio mentre il leghista Borghezio nell’aula di Strasburgo ha
affermato che “ crea preoccupazione la creazione del primo stato islamico in
Europa” ed ha poi proseguito “ che l’indipendenza del Kosovo apre la strada
alla indipendenza della padania”.

Adesso è chiaro il diritto
internazionale non esiste e non è mai esistito, del resto tutto si è sempre basato
sui rapporti di forza.

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